Harpo 9½ / 10 21/10/2006 12:07:24 » Rispondi Una delle pellicole thriller più belle della storia, anche se non la mia preferita. "Il silenzio degli innocenti" è un ulteriore esponente di quella striscia di film gialli incominciata con "M, il mostro di Dusseldorf" e proseguita poi con altre grandissime produzioni del calibro di "Profondo Rosso" e "Psyco" e, il cui ultimo esponente, è "Seven". Come tutti i grandissimi film thriller, "Il silenzio degli innocenti" riesce ad inquietare lo spettatore senza dover ricorrere a quintali di sangue: questa pellicola, di stampo quasi gotico, trasmette al pubblico un'ansia e un nervosismo anche solo tramite l'oscurità di certi ambienti. La trama è sempre in crescendo e lo spettatore si immedesima sempre più nella vicenda. La divisione tra Bene e Male non è così netta come sembrerebbe: ovviamente, in questo caso, è la figura di Hannibal a complicare detta distinzione. Lecter funge da ago della bilancia e lo spettatore non riesce mai a capire se costui è una bestia o un valido alleato. La caratterizzazione del personaggio è a dir poco straordinaria e, anche grazie all'apporto di straordinari dialoghi, è in grado di far percepire l'indiscussa superiorità intellettiva del famoso cannibale. Una carta fondamentale è anche l'humour nero che riempie la pellicola: certe battute, indubbiamente molto macabre, contribuiscono a solidificare ulteriormente l'atmosfera de "Il silenzio degli innocenti". Straordinarie pure le musiche di Howard Shore. Una pietra miliare del cinema thriller.