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IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI regia di Jonathan Demme

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Mordecai Chase     7½ / 10  14/02/2009 17:20:29 » Rispondi
Questo film è l’esempio di come si possa, partendo da una storia non particolare o ”unica” (ma con questo non voglio dire banale), realizzare un bel film, che si fa ricordare e che ottiene successo di pubblico e di critica.
Come si fa? Lavorando con la testa e con la passione; affidando il compito a gente che ha voglia di lavorare e che sa lavorare (scusate la ripetizione).
La trama del film non è, come accennavo prima, particolarmente originale o innovativa (secondo me): però viene mostrata in modo nuovo rispetto a tanti altri film che trattano un argomento simile: in genere l’assassino seriale da catturare è il centro ( o quasi) delle pellicole thriller. Qui invece no: viene lasciato un po’ sullo sfondo e c’è l’introduzione di una persona che conosce il ricercato meglio dei poliziotti stessi.
È questa persona, forse, il vero centro, il vero protagonista del film. Uno psichiatra che, ironia della sorte, ha perso egli stesso la ragione, manifestando una delle più gravi e indecifrabili malattie mentali: l’antropofagia.
Egli è in detenuto (o meglio internato) in un manicomio criminale e a lui deve rivolgersi la polizia, poiché l’uomo ricercato era stato suo paziente molti anni prima.
Questo secondo me è uno dei punti di forza del film: non è la polizia che risolve il caso, o comunque non è la sola, deve chiedere aiuto proprio ad un criminale con problemi di mente. Non un pazzo qualsiasi però: un medico, un affermato e stimato professionista che, dall’oggi al domani si è, come dire “trasformato in un mostro”.
Questo punto di forza sarebbe però stato vanificato facilmente se ad interpretare questo ruolo ci fosse stato un attore non sufficientemente preparato: è stato scelto Anthony Hopkins, attore di indiscusso valore,e questa interpretazione ne è un’ulteriore conferma.
L’attore si preparò con cura ed impegno maniacali, a cui si aggiungono un talento personale e una grande esperienza recitativa.
Meritato secondo me l’Oscar da lui ricevuto, molto brava anche Jodie Foster. (il ruolo di Clarice era stato offerto precedentemente a Michelle Pfeiffer; chissà come sarebbe stata la sua interpretazione, voi che ne pensate?).
Secondo la mia opinione questo è un veramente un bel lavoro, soprattutto perché è stato realizzato con cura e capacità.
Poi secondo me non è un capolavoro perché al storia è di stampo classico, “normale”, non è completamente nuova. Ripeto che non la trovo banale o sciocca, solo che, soprattutto verso la fine
SPOILER
L’ attore che interpreta Buffalo Bill non mi è proprio piaciuto; d’accordo, il suo non è certo un ruolo simpatico, però credo che sia un po’ forzata la sua rappresentazione, secondo me forse serviva anche qui un signor attore a livello di Hopkins.
(Mi sembra che l’interprete di Buffalo Bill si limiti a fare smorfie, gemiti e balletti con trucco e parrucca). Ma questa è una mia opinione personale, magari non giusta.
Inoltre il film è tratto da un libro, dunque ci si sarà adeguati alla trama “predefinita”.
Mi è piaciuto invece il finale, oserei dire ricco di humour nero e l’atmosfera di “mistero” che il film mi ha regalato.
Ma la scena che mi è piaciuta di più SPOILER 2 è

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