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IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI regia di Jonathan Demme

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Woodman     9½ / 10  12/08/2013 20:39:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Celebre thriller diretto dal bravissimo Demme. Merita indiscutibilmente tutti gli onori che ha avuto: fama, notorietà, frasi e momenti entrati nell'immaginario collettivo e non ultimi i 5 Oscar.
La storia straziante e angosciosa della solitaria e fragilissima agente Starling che stringe uno dei più fenomenali, stranianti e allucinanti rapporti mai visti al Cinema con il fantastico Dottor Lecter, psicologo cannibale, offrendogli rievocazioni tremende del suo passato drammatico in cambio di informazioni per la cattura dello psicopatico Buffalo Bill, continua a terrorizzare, ammaliare, entusiasmare gli spettatori di ogni età. Superba prova dei due leading actors, la Foster dagli occhi azzurri carichi di allarme e dannazione è perfetta nel dipingere una donna mortificata, provata ma coraggiosa e determinata, Hopkins è Dio.
L'elenco dei momenti indimenticabili è già stato fatto più e più volte ma vale la pena citare, a rischio di ripetizione, la pesantissima scena dell'uccisione dei due guardiani (e la tensione ininterrotta che segue fino all'agghiacciante sorpresa in ambulanza), il primo incontro, e i due momenti più ricordati, lo scontro al buio con Buffalo Bill e lo straordinario finale.
Abilissimo in tutto, tiene alta l'attenzione, non cala mai la suspence, offre una carica di attori tosti e convincenti, segue un regime classico nell'intavolare il tutto, partendo da una sceneggiatura ottima. E la freddissima fotografia? Da urlo.
Supera il libro, a mio parere.

In definitiva "Il silenzio degli innocenti" è e resterà un classico drammatico, un film potente, freddo, sanguigno e tagliente, un film che ha tutto per piacere, che regala attimi di perfezione figurativa e stilistica, combinati ad una regia e a delle performance di altissima classe.
Un gioiello del male, tanto dolente quanto feroce, viscerale e malinconico.
E tutto questo in pochi tratti, per di più asciutti. Mezzo voto in più.

Imperdibile.