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LA CROCE DALLE SETTE PIETRE regia di Marco Antonio Andolfi

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elio91     1 / 10  05/11/2012 16:34:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sto ancora cercando di capire che sang e chi gli è muort ho visto, ma davvero non riesco... per la primissima e forse unica volta in vita mia, sto seriamente pensando di aver buttato un'ora e venti (facciamo quarantacinque minuti perché ho accelerato spesso) della mia vita nel vuoto.
Qui siamo dalle parti del peggio del peggio del peggio: non si ride neanche salvo un paio di scene, perché è una cosa talmente fatta male ma che pare seguire un filo illogico di delirante pseudorazionalità che ovviamente non viene toccata manco di striscio.
Ma già il titolo sotto questo aspetto è chiarissimo e sintomo della follia che pervade un progetto destinato a restare nella storia, purtroppo, del cinema ma per nessun merito effettivo, solo demeriti. Compreso quello di non essere neanche un film brutto ma bello da vedere perché pieno di umorismo involontario, l'aria tremendamente seria e dilettantesca che tutto assume in questa cosa che ho appena finito di vedere è lontana dalla risata, più vicina allo sbadiglio. Per questo è 1: perché fare di peggio è difficile. Compresi i demenziali doppiaggi ai napoletani che parlano con accento napoletano ma finto, e a volte mi è parso di sentire pure dialetto siciliano o romanesco (!!!). E il regista, Marco Antonio Andolfi, nonché protagonista, sicuramente andrà fiero di questo nulla che (non) ha creato.
La cosa più brutta mai vista al cinema? Forse si. Fare di peggio, e vedere questo peggio, significherebbe davvero frantumarsi i testicoli contro un martello pneumatico.