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IL CASO MORO regia di Giuseppe Ferrara

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Niko.g     7 / 10  12/03/2013 12:32:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' il primo film sulla strage di via Fani, messa a segno dalla sciagurata ideologia che attaccò l'imperialismo capitalista mirando alla dittatura del proletariato.
Gian Maria Volontè, un Moro viscido e losco manovratore di intrighi nel delirante e falso "Todo modo" di Elio Petri, nella ricostruzione di Ferrara ci appare come l'uomo che realmente fu: mite e lucido, fragile e determinato, vittima di uno dei più gravi e sconcertanti delitti politici della storia repubblicana.
Ferrara gira la sequenza dell'agguato con qualche eccesso di sensazionalismo e pasticciando un po' i tempi dell'azione, ma ricostruisce la dinamica ad oggi più coerente, evitando le dietrologie e le fantasie balistiche di Martinelli in "Piazza delle cinque lune".
Sceneggiatura tesa e accurata sul piano lessicale, interpretata molto bene da Volontè, la cui capacità d'immedesimazione è tale da creare troppa distanza con il resto del cast, spesso risibile (i brigatisti) o caricaturale (i politici).
Buono il ritmo, grazie all'efficace contributo sonoro e all'ottimo montaggio, mixato con materiale di repertorio.
I compagni Mario Moretti (sei ergastoli e in semilibertà) e Prospero Gallinari (deceduto) uccidono lo statista perché "Aldo Moro, dopo il suo degno compare De Gasperi, è stato fino ad oggi il gerarca più autorevole, il teorico e lo stratega indiscusso di questo regime democristiano che da trent'anni opprime il popolo italiano".