rain 9 / 10 09/01/2024 19:03:30 » Rispondi La grettezza e la cattiveria di un piccolo paese rurale raccontata da von Trier che, un passo alla volta, toglie agli abitanti le loro maschere e la loro finta solidarietà mettendone invece in luce l'ipocrisia e l'opportunismo che prevale su qualsiasi sentimento umano. Una visione "feroce" perché riporta immediatamente al mondo "reale" dove è frequente imbattersi in persone che si professano "perbene" ma che poi si dimostrano senza pietà verso il prossimo (oggi più che mai è facile rendersi conto di questa condizione umana, basta farsi un giretto su Facebook e leggere i commenti degli utenti sotto gli articoli che trattano fatti di cronaca e non solo). Von Trier dà poi un contentino allo spettatore (non usuale per lui) con un finale altrettanto cinico e pieno d'odio ma allo stesso tempo estremamente appagante e liberatorio perché lo spettatore stesso, durante la visione, è portato a covare disprezzo verso il genere umano e a desiderarne la distruzione in una sorta di spirale d'odio. "Dogville" è crudo e cattivo, ma estremamente realistico nella sua analisi della psicologia umana.
Interpretazioni magnifiche, non solo della Kidman ma di tutto il cast. Un appunto sulla mancanza di scenografie: inizialmente è come un pugno in un occhio ma appena ci si immerge nel cuore della vicenda e nei personaggi non ci si fa più caso.
Senza dubbio uno dei migliori, se non il migliore, Lars von Trier.