Rama 7 / 10 09/11/2003 08:22:48 » Rispondi Sono sostanzialmente d'accordo con il giudizio di Cineamatore. Ma bisogna considerare l'ardita sperimentazione di questo film. Pubblicizzato come un dramma, o un thriller, ha deluso il pubblico. Ma dopo il Dogma 95 von Trier prende ancora tutti in contropiede con questo affascinante connubio tra cinema teatro e letteratura. Senza scordare la provocazione finale; fateci caso, il film non è altro che una lunghissima introduzione delle immagini finali. Nel merito però, rimane il giudizio di Cineamatore, anche se ricordiamo che la grandissima provocazione/pretesa del regista è quella di descrivere l'america non per esperienza diretta (non c'è mai stato), ma attraverso la sua produzione cinematografica.
P.S.: perchè hanno tagliato 40 minuti di film? che bisogno c'era?
pallino 11/11/2003 11:44:31 » Rispondi risposta al tuo p.s.: forse perchè altri 40 minuti di "introduzione" alle immagini finali sarebbero stati un po' troppi? in effetti l'unica cosa da salvare sono proprio le immagini finali... per il resto: noia e disgusto certo è un film molto diverso dai soliti filmacci americani dove l'eroico bellimbusto - americano, ovvio - salva il mondo da catastrofi di ogni genere... ma allora erano proprio necessarie le scene di violenza su una Nicole Kidman del tutto inespressiva??? ripeto: noia e disgusto
ELY81 16/11/2003 00:19:49 » Rispondi BEL CORAGGIO DI DIRE CHE LA KIDMAN E' INESPRESSIVA!!! LA VOLEVI PER CASO PIU' ALLEGRA E SPAVALDA, STILE CHARLIE'S ANGELS?QUELLO ERA UN MODO PER DIMOSTRARE CHE NON PROVAVA NE' O*** E NEMMENO RABBIA NEI CONFRONTI DELLA GENTE DI DOGVILLE, MA HA ORDINATO DI UCCIDERLI PER IMPEDIRE CHE DIVENISSERO I FUTURI APPROFITTATORI DI QUALCHE ALTRO INDIVIDUO CHE SI AFFIDAVA A LORO IN UN MOMENTO DI DEBOLEZZA.
Rama 11/11/2003 22:14:21 » Rispondi l'inespressività della kidman è sintomatica visto il discorso finale. continuo a dire che per apprezzare il film bisognerebbe conoscere almeno un pochino la filmografia di von Trier. Prova con The Kingdom, magari cambi idea...
katanga 12/11/2003 01:00:22 » Rispondi Perché mai deve essere necessario conoscere i film precedenti? Mi sembra assurdo. Credo che lo andrò a vedere e lo giudicherò per quello che è punto.
Rama 13/11/2003 16:14:18 » Rispondi per conoscere il percorso artistico e personale di chi ha fatto il film. Dogville è un punto (clamoroso) d'arrivo, e un nuovo punto d'inizio
katanga 14/11/2003 23:59:32 » Rispondi Quello che verrà dopo lo vedi nella tua sfera di cristallo?
Rama 15/11/2003 10:52:57 » Rispondi no..................................... l'ha detto von trier...................................
katanga 15/11/2003 20:02:47 » Rispondi ah, se l'ha detto lui...
BastardoDentro 13/11/2003 23:23:52 » Rispondi Avete rotto le palle con sta storia che bisogna capire un film dal percorso personale di chi lo dirige o come anello di congiunzione di tra un film precedente e il suo seguito. E' come dire che un idiota non è idiota se si pensa che da piccolo è caduto dal seggiolone e da grande farà il carrierone alla forrest gump. non conoscendo il passato e il futuro, quello che vedo è solo e un semplice idiota.
Rama 14/11/2003 08:10:00 » Rispondi e infatti sei razzista e superficiale. continua a vedere arma letale
BastardoDentro 15/11/2003 16:07:46 » Rispondi esistono efficaci farmaci per i casi come il tuo... in bocca al lupo.
Rama 15/11/2003 17:23:25 » Rispondi le ho già prese mammina ma fanno chifo!!!! volio lo zucchelo!!
Raskolnikov 14/11/2003 14:18:38 » Rispondi Mmm, rissa in corso. Rama è da un decennio che non ci sentiamo! Ma sei vivo? Beh, il tuo ultimo commento risale ad oggi, quindi sei vivo. Come va? A telefono perdiamo un pomeriggio, quindi rispondi qui.
Rama 14/11/2003 18:55:48 » Rispondi vai a leggere la recensione del film rasko, è molto bella!
Raskolnikov 17/11/2003 00:11:22 » Rispondi Si, la recensione è intelligente. Inconfondibile la scelta lessicale alla Piotr più che alla Rama, con quella meravigliosa "America che marcisce allegramente". Interessante e avventuroso il concetto di "claustrofobica afisicità dello spazio". Personalmente condivido solo in parte la tesi di Trier sulla verginità del regista: credo sia figlia di una concezione limitativa del cinema, concezione cui apparteneva anche l'idea del "montaggio neutro" che risale agli anni 30 (!) (fortunatamente superata da Welles). Ma è anche vero che è tendenza di tutte le arti raggiungere il cosiddetto "livello zero" per poi ripartire (nella musica si è arrivati a comporre un brano di puro silenzio, mentre in Russia il suprematismo dipingeva quadrati grigi su sfondo grigio...). Che Von Trier sia il profeta del "livello zero del cinema"? La tua ultima considerazione sulla vita quotidiana come unica possibile espressione di cinema non corrotto non fa altro che suffragare la mia ipotesi... Credo però che tu non abbia chiarito molto bene - anche se si intuisce - il ruolo della finta scenografia nel progetto generale. Comunque molto bravo.
Rama 17/11/2003 08:58:10 » Rispondi grazie grazie......sa. sotto tecniche cinematografiche ho messo il testo del dogma 95. Vallo a leggere!
katanga 15/11/2003 01:07:47 » Rispondi Cosa centrano il razzismo e arma letale?
Rama 15/11/2003 10:52:22 » Rispondi sono i punti fondamentali della conoscenza cinematografica di merlino