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DOGVILLE regia di Lars Von Trier

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elio91     8½ / 10  06/10/2009 22:30:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dogville è un film difficile. Difficile da vedere perché per molti il primo impatto puo essere veramente spiazzante e antipatico. Eppure sta proprio in questo la sua genialità,nel suo minimalismo,nelle scenografie ridotte all'osso,nel voler unire teatro e cinema riuscendoci alla perfezione.
Dogville racconta senza ipocrisie dell'ipocrisia. Se la trilogia di Von Trier si chiama Usa:terra delle opportunità allora gli Stati Uniti non ci fanno una bella figura. La cittadina in cui Grace si rifugia è stereotipata:ci sono il ragazzo gentile e colto,il medico,il contadino rozzo,lo scemo del villaggio. Tutti sfrutteranno Grace in tutti i sensi. Ma nell'ultima parte ci sarà la svolta,inaspettata e cruda ma quantomeno reale e finalmente senza ipocrisia.
Guardando il film si nota subito la mancanza di scenografia,quasi come se tutti potessero vedere cosa fanno gi altri ma non lo facessero,ignorandoli. Kidman grande come sempre,peccato non ci sia nel seguito perché è veramente un attrice unica. Von Trier divide come sempre ma personalmente considero questo film un quasi capolavoro non fosse per la durata eccessiva che poteva essere ridotta. Raramente ho visto un film che scandagliasse da ogni lato ipocrisia e vizi umani come questo. Raramente si vede un finale cosi inaspettato e "diverso"da come sarebbe stato se solo il film l'avesse fatto qualcun'altro. Puo non piacere ma il coraggio non manca al buon Lars,certamente. Dogville è un film anti-hollywoodiano e anti-Usa. Perché,come scritto prima,quella ritratta in Dogville è l'America peggiore.
Nota di merito alla voce del narratore in Italiano,veramente splendida.