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I CAVALIERI DEL NORD OVEST regia di John Ford

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Beefheart     7½ / 10  16/09/2007 11:52:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo che sia quello che si definisce un "western crepuscolare", che John Ford gira con il suo attore feticcio, un John Wayne in grande forma, senza esagerare nelle scene d'azione e senza concentrarsi troppo sull'aspetto tipicamente violento e sanguinoso della mitica conquista del west. Un film che sullo sfondo vede le agitazioni delle tribù indiane dei territori del nord-ovest in seguito alla storica battaglia del Little Bighorn che vide la disfatta del generale Custer, ma che ha in primo piano la bella figura di un ufficiale dell'esercito, prossimo alla pensione, che, forte di un invidiabile bagaglio di esperienza e della conseguente "consapevolezza", si prodiga come può, al fine di evitare drammatici scontri e spargimenti di sangue da una parte e dall'altra. Ecco quindi che sparatorie, morti e feriti sono estremamente rarefatti all'interno di una storia fondamentalmente romantica ed anti-bellicosa, che invita a mettere da parte gli aspetti più propriamente marziali e guerreschi a vantaggio di altri più nobili come l'amicizia, la lealtà, il coraggio, lo spirito di appartenenza e l'attaccamento ad una terra ostica ma irrinunciabile. All'atto pratico vediamo il protagonista che non è mai preda di impetuosi slanci entusiasticamente aggressivi, nè si danna l'anima o si fa prendere da eccessivo sconforto di fronte alle tragiche conferme della drammaticità dei tempi che vive. Egli sa come stanno le cose, sa che non può cambiarle e sa che le prospettive non sono ottimistiche; semplicemente le accetta, cercando, per quel poco che gli compete e per quella che è la sua possibilità d'intervento, di limitare i danni. E' chiaro che il soggetto è tra i più classici, ma essendo ottimamente sviluppato in una sceneggiatura scorrevole e lineare, da una regia sobria e politicamente abbastanza imparziale, riesce comunque a fare presa. In tal senso, un grande aiuto lo danno, oltre ad una buona recitazione, l'ottima fotografia e la leggendaria location della Monument Valley. L'unico neo probabilmente sta proprio nel finale, laddove si perde un pò della fascinosa malinconia che pervade invece il resto del film. Nel complesso lo giudico comunque un film più che discreto.