topsecret 6 / 10 15/01/2010 08:32:54 » Rispondi Nel 1955 il piccolo Pablito Calvo commosse un gran numero di spettatori con la sua interpretazione di Marcellino (pane e vino). Tre anni dopo rieccolo, stavolta insieme con Totò in questa commedia dai buoni sentimenti (e non poteva essere altrimenti) e stilisticamente quasi fiabesca. Difatti, mi è sembrato uno schema classico delle fiabe dove c'è il piccolo protagonista sfortunato, vessato dalle angherie dell'orco cattivo e tratto in salvo dal ladruncolo buono e gentile, con il finale alla vissero tutti (o quasi) felici e contenti. Il film in questione non offre grandi momenti di ilarità, anche se Totò non rinuncia ad infondere una certa dose di humor, ma tende più a concentrarsi sul sentimentale, caricando il personaggio di Calvo con dialoghi e situazioni marcatamente drammatici. Chi ha detestato lo strappalacrime MARCELLINO PANE E VINO sicuramente non potrà apprezzare questo, nonostante la presenza del principe della risata. Per gli altri invece può rappresentare una visione godibile se si è un filino più sensibili.