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TOTO', PEPPINO E I FUORILEGGE regia di Camillo Mastrocinque

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Invia una mail all'autore del commento domeXna79     9 / 10  01/09/2007 12:28:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Divertentissima commedia della coppia Totò-Peppino De Filippo.
Dopo il fortunato “Totò, Peppino e la malafemmina” la coppia Totò e Peppino si ritrovano ad interpretare un’altra divertentissima commedia diretta dallo stesso regista (al pari della pellicola precedente), costruita su una sceneggiatura semplice ma di grande efficacia, capace di divertire senza pause ..l’immediatezza del linguaggio, della gestualità dei due bravissimi attori napoletani (con l’aggiunta di una bravissima Titina De Filippo) sono il vero motore dell’intera commedia.
Anche qui le scene divertenti si sprecano, dapprima con le gag basate sulla tirchieria della moglie del povero Antonio (il taglio della camicia risulta memorabile “Quello che si vede è di camicia, il resto che si fa a fare, e stoffa che si spreca”), poi la prima scena in cui i due grandi comici partenopei duettano (nel salone del barbiere) con invito a cena finale “alla romana”, altro passaggio a dir poco esilarante (“D’altronde tu devi capire che noi ci mettiamo l’acqua, il fuoco, il condimento ed i famosi antipasti che fa mia moglie”), così come la cena e le posate d’argento legate al tavolo ..dopo la proposta dell’affare altro momento di alta comicità, con la coppia che prima dialoga in terrazza sulle sedie a dondolo (in cui si esprime al meglio il ruolo da succube del barbiere De Filippo) e poi si prepara la famosa lettera “al minatore” (minatoria, ricattatoria) ..da lì l’omai famosissima scena dell’incontro nel bosco con animali di ogni specie (“..ma che razza di bestie stanno in questo posto”) e con la consegna dei soldi per il riscatto ..così abbiamo la vacanza a Roma (dove sostanzialmente termina l’apparizione di De Filippo fino al cammeo finale), il ritorno a casa (con i segni mal interpretati dal nostro protagonista ormai scoperto dalla moglie nel suo imbroglio) per poi concludersi con il nuovo rapimento (anche nel covo dei banditi scene davvero simpatiche, con i tentativi escogitati per far ingrassare il nostro protagonista o il modo per ammazzare il tempo) e il divertentissimo epilogo.
Ma le battute su citate ne rappresentano solo una piccolissima porzione, in una costruzione dei dialoghi ricchi di giochi linguistici e momenti divertenti ..molte scene sono interrotte per raccontare della storia d’amore tra la figlia del povero Antonio con il giovane giornalista, quest’ultimo alla disperata ricerca di uno scoop (l’intervista alla “banda del torchio”) ..più dinamico ed incisivo nella prima parte, un po’ meno nella seconda, ma siamo cmq all’apice della commedia di Totò e Peppino ..anche qui un gran bel cast, dalla sorella Titina De Filippo fino al bravo Memmo Carotenuto, senza dimenticare la giovane e bella coppia Interlenghi-Gray.
Consolidata la regia di Camillo Mastrocinque che ha girato tra le pellicole più belle e divertenti del grande principe della risata (tra tutti da ricordare ad esempio “La banda degli onesti”) ..opera davvero impedibile per chi ama il grande Totò ed il nostro miglior cinema comico!