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MANUALE D'AMORE 2, CAPITOLI SUCCESSIVI regia di Giovanni Veronesi

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4 / 10  24/07/2007 12:33:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Visto il successo ottenuto dal primo “Manuale d’amore” era praticamente scontato che ne realizzassero un seguito,peccato che questo sequel vada ad ingigantire i problemi gia’ riscontrabili nel capostipite, che sono da ricercarsi principalmente nella poverta’ di idee e brio.
Si vorrebbe parlare d’amore analizzando diverse sfaccettature,situazioni e fasce anagrafiche in chiave leggera ed al tempo stesso lanciando un messaggio, ma cio’ che ne esce è quanto di piu’ piatto e prevedibile si possa immaginare,inoltre non si sorride granche’ e gli spunti di denuncia sociale che dovrebbero graffiare nel secondo e nel terzo episodio sono di una superficialita’ disarmante .
Il film comincia nel peggiore dei modi,con i due sex symbol del cinema nostrano ,Monica Bellucci e Riccardo Scamarcio, che danno vita ad un episodio noioso ed imbarazzante, che ha come unico motivo d’interesse quello di mostrare le sempre notevolissime grazie della nostrana Monicona e quelle di Scamarcio qui contenute a stento da una mutanda inguardabile ed onnipresente, rinforzata con abbondanti dosi di ovatta, la poi tanto strombazzata scena di sesso (che dovrebbe essere il climax della storiella) si rivela una cosetta all’acqua di rose,ma non è questo a sorprendere visto che c’era da aspettarselo, è la piattezza dell’episodio che pare tratto da una fiction di infimo livello a lasciare di sasso.
Poco coinvolgente anche il secondo episodio, Volo e la Bobulova si impegnano e formano un duetto tutto sommato simpatico che va a toccare con leggerezza argomenti importanti,peccato che pero’ ci si annoi velocemente e ci si dimentichi in fretta di loro.
Meglio il terzo episodio,il piu’ divertente e riuscito,con Albanese e Rubini coppia gay in crisi,con i due attori che si muovono bene nonostante una recitazione a tratti un po’ sopra le righe ma che alla fine risulta non disprezzabile e funzionale alla messa in scena.
Abbastanza anonimo anche l’ultimo episodio e mi duole dirlo vista la presenza di Verdone,il comico romano come al solito si muove con efficacia e strappa facilmente il sorriso,bene anche la sua partner Elsa Pataky nuova scoperta del cinema europeo e vera bomba sexy,peccato che la storia scivoli via senza sussulti particolarmente memorabili a parte quelli delle notevoli bocce della sopracitata.
Francamente inutili anche i siparietti radiofonici di Claudio Bisio che anziché fare da collante tra un episodio e l’altro danno vita a delle scenette irritanti e prive di senso.
Film decisamente vuoto,povero,che sfrutta degli script anonimi interpretati da attori di successo per attirare piu’ gente possibile al cinema,la pellicola si puo’ anche guardare,puo’ essere ideale per una serata di sc.azzo, ma alla fine non lascia dentro niente,proprio come la commedia italiana attuale che a parte rarissimi casi è pura immondizia.