Wen0m 6½ / 10 10/06/2013 12:22:20 » Rispondi Rodriguez è grande amico di Tarantino, e sente l'esigenza di farlo sapere tramite questo "Once upon a time in Mexico"; cast persino ridondante, stelle ingaggiate per parti più che secondarie, il regista non ha badato a spese. Alcuni bravi, altri meno: ottimo Depp, come sempre il ruolo di deviato gli riesce alla grande, credibile anche Dafoe; quasi ingiudicabile Rourke, il suo film si esaurisce in un paio di scene, era proprio indispensabile prevederne il personaggio nella sceneggiatura? Banderas a me non ha mai entusiasmato, e nemmeno qui l'ho rivalutato: al Mariachi mancano ardore e personalità. Quanto alla sceneggiatura, è tanto caotica quanto spumeggiante: da un lato è evidente l'eccesso di characters, in una storia di 96 minuti non puoi introdurne così tanti e tentare di relazionarli in modo esaustivo l'uno con l'altro senza creare confusione; d'altro canto, questa confusione risulta avere una sua giustificazione nel rendere i molteplici interessi in gioco: CIA, FBI, esercito regolare, esercito ribelle, Mariachi e la sua banda, ex criminali statunitensi in esilio, e tutti si fondono in un turbinio di violenza molto scenografica e pirotecnica: probabilmente questo film avrebbe una media più alta se fosse comparso nella regia il nome del buon Quentin, che peraltro ha suggerito il titolo del film e avrebbe dovuto in un primo tempo partecipare come attore. Non male, è stata una discreta sorpresa in positivo.