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PULP FICTION regia di Quentin Tarantino

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Ale92     10 / 10  09/12/2013 21:33:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
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Siamo arrivati a Pulp Fiction, un film che rientra tra quelli che considero capolavori, prima di vedere questo film però ho visto gli altri due
della trilogia pulp, restando abbastanza deluso, "Le iene" mi è sembrato sopravvalutato e "Una vita al massimo" abbastanza piatto, ma quelli ragazzi
sono film a parte, questo è un CAPOLAVORO. Parlare della trama sarebbe superfluo, parla da solo l'oscar alla sceneggiatura, prima di tutto però possiamo
parlare della perfetta caratterizzazione dei personaggi, non so come, ma Tarantino riesce a fare dei personaggi praticamente indimenticabili, cioe,
il mio preferito è Jules, interpretato da Samuel L. Jackson, ma insomma non è che gli altri sfigurino accanto a lui, un Vincent Vega (fratello di
Vic Vega, personaggio delle Iene) interpretato da un John Travolta in grande rispolvero dopo un periodo di crisi e poi successivamente anche candidato
all'oscar. L'unico che forse non è memorabile è quello interpretato da Bruce Willis che sfigura leggermente nel confronto con gli altri colossi dei
personaggi cinematografici, riescono ad essere caratterizzati in modo perfetto anche Zucchino e Coniglietta, ottima anche Mia Wallace (Uma Thurman)
ma secondo me inferiori a due personaggi praticamente epici, anche se poco presenti : Mister Wolf e Jimmy, il primo un risolviproblemi da commedia
americana, il secondo interpretato dallo stesso Tarantino, è ai livelli di SLJ. Lasciando stare la bravura degli attori, e la bravura nel farli recitare
e considerando anche che sono aiutati da uno dei doppiaggi (nella versione italiana) migliori che ho mai visto, anzi sentito, possiamo passare ai dialoghi
che, detto in semplici parole, sono i migliori di ogni film, ancora sinceramente non ho trovato un film con dialoghi migliori. Tra i migliori:
- Deposito di negri morti
- Ezechiele 25:17
- Badmatherfucker
- Cosa?
- Un quarto di libra con formaggio
- Mi chiamo jerda
- I silenzi che mettono a disagio
- Tony Rocky Horror e il massaggio ai piedi
- L'orologio nel ****
- Barzelletta pomodori
Si potrebbe continuare all'infinito, ma meglio non dilungare.
Per quanto riguarda la trama è abbastanza semplice, anche se non lineare, anche se non risulta difficile da rimettere in ordine cronologico, la semplicità
della trama la considero un fattore positivo, daltronde è anche giusto che i film vengano incontro allo spettatore, non sempre bisogna fare alla Lynch
o alla Nolan, con tutto il rispetto. Oltre ai dialoghi la sceneggiatura può vantare della bellezza di 0 buchi, ogni cosa al suo posto, per fare un esempio
il libro che legge Vega quando và al bagno, assieme a tutto questo, un altro vero punto forte del film è il ritmo, parliamoci chiaro, questo è proprio un
elemento caratteristico di Tarantino e non solo di Pulp Fiction, anche "Bastardi senza gloria" e "Django Unchained" che durano rispettivamente due ore
e mezza e due ore e tre quarti sembrano volare, ma non raggiungono completamente il livello di Pulp Fiction, cioe veramente, è paragonabile ai video su
Youtube, quelli che durano 2 massimo 3 minuti, alla fine della visione la sensazione sarà la stessa, in molti diranno: "Ah, già finito?" Peccato che qui si
parla di un film di due ore e mezza, veramente strepitoso.
Già questi fattori basterebbero per considerare il film un capolavoro, ma il nostro caro Quentin non si ferma qua, la fotografia quasi sporca e sudicia,
lo schizzare di sangue ovunque, le situazioni quasi ambigue, una su tutte l'overdose e la puntura su Mia, in cui si sofferma anche una certa suspence, se
pur limitata per via del ritmo comunque incalzante del film, suspence ovviamente generata dall'affezionarsi ai personaggi, per la loro come detto prima
perfetta caratterizzazione, altra scena parecchio cruda è quella dello stupro a Marcellus Wallace, in pieno stile PULP! Per ultima direi anche il colpo
di pistola sparato per sbaglio da Vega nell'auto, anche se si va verso una situazione quasi comica, perfetta pure questa gestione delle situazioni.
Tutto ciò fa si che il film catturi in pieno l'attenzione dello spettatore, e su questo non credo ci siano mai stati dubbi.
La colonna sonora è un altro pezzo forte, aveva ingannato anche me, pensavo partisse "Pump It" dei Black Eyed Peas, invece solo successivamente ho scoperto
che veniva da altro, ma non mi voglio dilungare su questo, resto a dire solamente che la colonna sonora è azzeccatissima con il ritmo del film e ammetto che
fa gasare parecchio.
Come se non bastasse il nostro caro Quentin continua a stupirci, il film è pieno zeppo di citazioni, praticamente impossibile coglierle tutte, e devo ammettere
che sono anche parecchio difficili da trovare
Sulla regia non mi soffermo, nulla di esagerato, qualche bella inquadratura (come quelle dall'interno del cofano, o i primi piani sulle espressioni di SLJ)
ma diciamocelo chiaramente: Non è quello il punto forte del film.
Concludo dicendo che è un film da vedere, per forza, una pietra miliare del cinema, e l'ultimo capolavoro. Dopo Pulp Fiction non sono stati ancora fatti
capolavori, anche Tarantino diciamo che è calato (guardate quanto è banale il finale di Django), mentre questo non lascia nulla di banale, nulla!
Fate attenzione perché crea dipendenza (in senso buono) dopo la visione può avere effetti collaterali facendovi ripetere le supende frasi (ho riso una
settimana pensando al deposito di negri morti) e facendovi canticchiare la colonna sonora iniziale, e per favore non cercate di impararvi Ezechiele 25:17
a memoria, tanto non è vero che è un passo della bibbia. Che dire ancora, da vedere e rivedere.