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SCARFACE regia di Brian De Palma

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hghgg     7½ / 10  05/05/2014 11:41:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gli ultimi commenti mi hanno fatto venir voglia di dire due cosine su questo film.

Premessa uno: io con Brian De Palma non vado d'accordo. Ho apprezzato molto soltanto "Hi, Mom!" e "Ciao America", pietre miliari della New Hollywood, e il maturo e riuscito "Carlito's Way". Il resto mi piace a sprazzi o a spruzzi (ossia, mi fa schifo); di questo "resto" "Scarface" rappresenta probabilmente il risultato migliore insieme con "Il fantasma del palcoscenico".

Aggiunta alla premessa: io con Brian De Palma non vado d'accordo perché trovo il suo cinema quasi sempre vuoto, totalmente vuoto, ci trovo solo la confezione. Tecnicamente è un mostro, è uno dei registi americani più abili e capaci con la macchina da presa e le tecniche di regia che io abbia mai visto, gli manca però "l'occhio", gli manca l'intuizione del GENIO, gli manca la solidità. Tecnica sopraffina ma zero anima, si potrebbe dire a volte, come per certi gruppi. Praticamente costui è il Keith Emerson del cinema (entrambi mi piacciono e hanno fatto ottime cose ma per entrambi non sono mai andato matto).

Premessa due: "Scarface" è il gangster movie che diventa cartone animato. Se si cerca il realismo nel genere, anche solo parzialmente (nel cinema il realismo totale e incondizionato è molto raro), rivolgersi ad altro (Scorsese, ad esempio).

Il film: un film molto, molto divertente. Dura parecchio ma non annoia mai, è intrattenimento di gran classe, ritmo serrato, rapido, avvenimenti e sequenze intense si avvicendano con velocità fulminea, è un film che non lascia un attimo di respiro: agguati, sparatorie, minacce, omicidi, criminalità, droga a fiume, sesso tutto avviene in continuazione. Ritmo rapidissimo che coinvolge e diverte molto, soprattutto grazie allo stile di De Palma e del film. Grottescamente sopra le righe, continuamente spinto verso il bordo dell'eccessivo, lo supera sempre cadendoci dentro praticamente in ogni singola scena. Ed ogni singola scena è una scarica d'adrenalina. Insomma questo film "gasa" e lo fa anche molto bene; e fa ridere anche, parecchio. Magari sono matto io, ma già il ritmo rende tutto molto divertente, poi la sceneggiatura di Oliver Stone è un capolavoro di follia. Tutti questi dialoghi pompati, eccessivi, tirati, questi scambi di battute, queste sequenze violente grottesche continue, combinate con l'atmosfera, le musiche e la fotografia tremendamente anni '80 (la superficie di plastica di quel decennio, almeno) mi hanno fatto ridere di gusto parecchie volte.

Le scene memorabili sono molte e indubbiamente sono anche girate bene perché come detto De Palma sa benissimo il fatto suo. E poi c'è il finale, il finale... Orgia di risate con il finale, un apocalisse di grottesco, un cartone animato esilarante in un delirio d'onnipotenza e proiettili.

Porca pùttana: "SAY HELLO TO MY LITTLE FRIEND!" "BOOOOOOOM" con la super-arma multipla appena montata, è una delle battute più belle e càzzoduro della storia del cinema.

Alla fine avevo le lacrime agli occhi per le risate. Al Pacino fa quello che può col dialetto cubano e per quanto riguarda l'interpretazione be, è sicuramente molto buona, prende il personaggio in pieno lo fa diventare indimenticabile ma rimane incastrato nell'eccessivo e ciò rende per me altre prove di Pacino decisamente più convincenti (ve le nomino ? I Padrini, I e II, Lo Spaventapasseri, Panico a Needle Park, Serpico, Dogday Afternoon, Carlito's Way...). Michelle Pfeiffer, al suo primo grande ruolo cinematografico, è meravigliosa. Bellezza mozzafiato e talento sopraffino, una miscela devastante. Qui è perfetta, in futuro saprà comunque fare anche di meglio. Se solo si fosse scelta meglio le parti e i film...

Un grande film di puro intrattenimento e scàzzo, talmente "scemo" e irreale che fa quasi impressione pensare come "Goodfellas" film che ha avuto la geniale intuizione di mischiare il gangster drammatico con momenti di pura black-comedy sia in realtà estremamente più crudo e realistico (e fedele, ma c'era una storia vera lì, in Scarface no) rispetto a questo film che pure non ha chiari intenti di sdrammatizzazione.

Bello e molto divertente, da qui al capolavoro tanto decantato però ci passano anni e anni luce.

Ma d'altronde, io ho dei problemi con Brian De Palma, non andiamo d'accordo.
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  05/05/2014 19:52:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ancor più di Scorsese chi si accosta meglio al 'realismo parziale' da te citato è Mann, dall'action asciutto e totalmente scevro da trash talking, Scorsese non si fa mancare i testi iperbolici coniugati con il giusto grado di consistenza, per il resto concordo su De Palma, è un fuoriclasse della forma meno della sostanza, l'emblema per me è 'Vittime di Guerra', troppo facile citare i virtuosismi hitchckockiani (quelli stanno tra il plagio e il tributo), ma 'Vittime di Guerra' è il film dove alza il tiro politicamente (al di là che difettava per tempi giungendo sensibilmente in ritardo sul Vietman), lì dimostra l'incapacità di fare un analisi antibellica, e il tiro lo aggiusta con Redacted ma io ne ho preferito il più sovversivo in gioventù, lì bada meno a ruffianerie, sprizza ingenuità di forma, infatti è ripresa dal taglio documentaristico, ma gradevole come documento storico (va a cadere proprio con la collaborazione con De Niro)

hghgg  05/05/2014 20:19:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si, il finale di "Hi, Mom!" ad esempio è meravigliosamente incendiario. Scorsese era molto "realista" e crudo fino al 1980, è diventato più esagerato dopo, soprattutto nella prima metà degli anni '90, ma sempre mantenendo una credibilità (della narrazione) e un realismo (della storia narrata, se ispirata a fatti veri) notevoli. Mann si sono d'accordo, soprattutto "Insider". Ho citato Scorsese perché volevo rimanere nell'ambito del gangster-movie.
hghgg  05/05/2014 20:22:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah, hai poi deciso di vedere qualche serie ? Io ho mollato Hannibal per ora (nel senso che quando finisce la seconda stagione poi mi recupero le puntate), sto facendo una fatica immane con la quarta di Downton Abbey e mi sto facendo coraggio perché voglio iniziare Games of Thrones.
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  06/05/2014 01:42:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
in settimana ho finito la prima stagione di X-Files, tu calcola che non la vedevo dagli anni '90, è stato un bel tuffo, più maturo meno suggestionabile di allora ma ancora molto affascinante per l'atmosfera densa, quei casi ufologici suggeriti, antagonisti ben inquadrati, c'è qualcuno che poi tornerà nelle stagioni seguenti, giusto? per ora il solo Eugene Tooms è comparso a inizio e fine stagione.

Di 'Hannibal' mi dirai che strada ha preso, mi pare che la terza sia ancora fattibile anche se gli ascolti non sono incoraggianti.

GOT non avendolo visto mi son fatto l'idea che sia uno di quei prodotti nati per creare dipendenza, data la frangia di fervidi aficionados che si è creata, credo sia questo l'ingrediente del suo successo


hghgg  06/05/2014 08:13:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Be, da quanto ho sentito GOT è una serie molto ben fatta, a me basta questo, anche se il genere non mi attira. Però ad esempio il primo e il terzo Lord of the Rings a me piacciono eccome. Per dire che un Fantasy ben fatto lo posso apprezzare.

X-Files capolavoro assoluto per le prime 4 e ottima fino alla quinta. Degli antagonisti quelli ricorrenti sono quelli della "Mitologia" (gli episodi incentrati su cospirazioni governative, ufo, colonizzazione ecc.) ad esempio ovviamente L'Uomo che fuma tornerà e crescerà esponenzialmente come personaggio, nelle stagioni 3 e 4 è gigantesco (non che prima...). Anche il vice-direttore Skinner, aspettati un'evoluzione importante per lui, esploderà tra la fine della seconda e l'inizio della terza.

Buona visione e R.I.P. "Gola Profonda"...
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  06/05/2014 13:38:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ah... l'uomo che archivia, già comparso nella prima parte e chiude anche la stagione, anche quello gran tocco di classe, chiude la porta dietro di sé e l'inquadratura mette a fuoco 'Pentagon', fine.

una quindicina di giorni e termina 'Hannibal', che problemi riscontri con la 4° di 'Downton Abbey'? e la 4° di 'TWD' hai intenzione di riprenderla e terminarla?
hghgg  06/05/2014 15:45:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"l'uomo che archivia" Si, lui. Vedrai quanto crescerà questo personaggio.

"e la 4° di 'TWD' hai intenzione di riprenderla" No finché non diverrò masochista :)

La quarta stagione di "Downton Abbey" è noiosissima. Gli sceneggiatori non sono più riusciti a tenere alto l'interesse verso i personaggi (che sono parecchi) e le loro vicissitudini, i personaggi centrali sono sempre più opachi e le storie sempre più ripetitive, banali o poco interessanti, i coinvolgimenti romantici tremendi, il personaggio di Mary dopo la prima puntata è crollato tremendamente, ho perso ogni interesse. Le uniche due storie potenzialmente interessanti sono gestite male e allungando troppo il brodo (soprattutto quella di Edith, che era la più interessante e che comunque almeno mi ha fatto ridere parecchio, quello però non è voluto, sono io che sono infame quando mi annoio). E poi mi han quasi del tutto tolto i siparietti (prima puntata a parte) incendiari tra Mary e Edith che mi facevano tanto ridere (anche qui,colpa mia) :(

Si salvano solo Violet (Maggie Smith) e Isobel (Penelope Wilton) e in parte i personaggi della Hughes e di Carson, al solito. La McGovern e Bonneville li sto trovando irritanti, ma davvero.

Bellissima fotografia, forse la migliore dai tempi della prima stagione, e gran regia in certi momenti, ma le sceneggiature scricchiolano parecchio, la gestione dei personaggi e delle storie a volte è pessima, e il ritmo lento diventa di fatto un difetto grosso.