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LA VOLTAPAGINE regia di Denis Dercourt

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Invia una mail all'autore del commento emmepi8     8½ / 10  12/02/2007 10:59:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Diciamo subito che il film si potrebbe attribuire benissimo a Chabrol, tutti i concetti di base ci portano alla sua filmografia: la tara, il danno iniziale che porta al dramma inevitabile; la costruzione minima di un comportamento dovuto ad una mente malata di vendetta raffinata, accaduto per una distorsione di un incidente infantile che ha troncato e rideterminato, forzatamente, le scelte di una vita. La regista ha seguito alla perfezione la strada del grande maestro, avendo qualche incertezza sia di thriller che di melò, dove pigia un po' troppo, facendoci pensare ad un certo momento di stare davati alla solita storia della baby sitter maniaca. Infatti qualche punto debole ce l'ha nella scena della piscina dove il bambino viene spinto sott'acqua, o nella scena finale dello svenimento della pianista. A parte queste sottigliezze,perché di questo si tratta, ci sono dei personaggi che davvero affascinano e portano avanti tutte le prerogative di una sceneggiatura scritta perfettamente. Diciamo subito che il personaggio di Melanie è un personaggio bacato fin da prima che succedesse l'inghippo dell'audizione, la sua determinazione di sfondare è senza limite, tanto da dire al babbo che se non ce la farà non avrà più bisogno di lezioni. Quindi è un dramma di un personaggio votato ai suoi ideali, senza ammettere nessuno ostacolo mai, anche se questo è frutto di una mente infantile, che purtroppo ha la drammaticità di vivere questa idea fino alla giovinezza inoltrata. Da ricordare la perfezione ottenuta nella scena finale del marito con in mano la foto autografata dalla moglie,e per cui lei capisce che la sua vita è distrutta totalmente, la scena che lei si trascina davanti allo specchio, facendoci vedere la sua immagine drammaticamente speculare rimane nel cuore di noi spettatori che ce la portiamo dietro oltre l'uscita del cinema, e questo è cinema! Ma scene come questa ce ne sono diverse, fortunamente,e proprio per questo il film si fa ricordare ed apprezzare Una bellissma costruzione di personaggi nella loro sintesi essenziale, coadiuvata da degli attori bravissimi, anche se la nostra protagonista è malata troppo di fissità e staticità, che, si, dà lo spunto al suo carattere, ma forse esagera
Bell'esordio di questa regista, perc yui sono curiosissimo di vedere il proseguo
Deborah François.Un po' troppo fissa ed ingessata, forse dovuta ad una impostazione registica, per il resto coperente con il suo personaggio
Chaterine Frot. Attrice sensibilissima, attenta alle sfumature che solo il cinema sa prendersi e lei è perfetta
Pascal Greggory. Il marito, attore bravissimo, che ha dimostrato altre volte la sua preparazione, qui in un ruolo non facile e sintetico