caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

DUE PER LA STRADA regia di Stanley Donen

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
steven23     9 / 10  23/11/2015 12:01:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Presenti piccoli spoiler!

Il voto potrebbe anche essere leggermente abbondante. Ammetto, però, che mi sono trovato di fronte a una delle più belle commedie romantiche che abbia mai visto... sì, suona ripetitivo dato che l'ha già scritto chiunque prima di me, eppure dovevo comunque ribadirlo. Certe volte è necessario farlo, specie se si assiste a simili gioiellini.
Donen qui realizza non solo un gran film per motivi registici e di montaggio, ma anche per il tema che affronta, e soprattutto per come lo affronta. Attraverso l'intreccio di storie temporalmente distanti analizza la relazione di una coppia e tutte quelle differenze riscontrabili tra i primi anni di storia, subito dopo il matrimonio e quando l'amore dura oramai da parecchio tempo. Il film è un susseguirsi di spostamenti avanti e indietro nel tempo con scene che si sovrappongono letteralmente... e mai, nemmeno per un istante si prova confusione o si fatica a capire in quale periodo ci si trovi effettivamente. Regia, montaggio e una sceneggiatura a dir poco fantastica contribuiscono ad amalgamare il tutto in una maniera talmente omogenea e naturale che il risultato finale appare sbalorditivo.
Senza, poi, tralasciare singole scene davvero fantastiche... il litigio della coppia che guardano all'interno di un bar al quale vengono successivamente sovrapposte le loro voci: la lettera di Mark in cui racconta del suo amore per Joanna mentre sullo sfondo scorrono le immagini della sua scappatella extraconiugale. E mi fermo qui anche se ce ne sarebbero altre.

E quello stile, quella classe di cui la pellicola sembra letteralmente pregna? Difficile rivedere oggi una commedia romantica che possegga l'eleganza e la delicatezza di questa, soprattutto considerando il tema tutt'altro che leggero malgrado l'apparenza... non un dialogo banale o scontato, nessuna battuta risuona falsa o melensa... e c'è pure spazio per qualche momento di delizioso divertimento con più di una battuta davvero divertente.

Il merito di tutto ciò, ovviamente, va spartito da Donen e soci anche con gli attori, e con attori mi riferisco su tutti alla coppia protagonista. Finney, che conosco poco, è impeccabile nella sua interpretazione, una prova di bravura davvero notevole per naturalezza e incisività.
Poi c'è la Hepburn. Con questa pellicola concludo il trittico (cominciato sempre con Donen) a mio parere migliore della sua carriera... qui e ne "Gli occhi della notte", in particolare, è veramente favolosa e completa quel percorso di maturità artistica cominciato anni prima. E' semplicemente perfetta in ogni sua sfumatura, classe, eleganza, espressività (rarissimo vedere un'espressività tanto delicata e profonda allo stesso tempo), movenze... in poche parole direi che, rispetto ad altre pellicole in cui, comunque, non si poteva in alcun modo discutere, con Donen e nel film di Young mostra una completa padronanza del proprio, sconfinato talento.
Il risultato di tutto ciò, quindi, non può che tramutarsi in gioia per gli occhi di chi la osserva sullo schermo. In questo caso dei miei!
Gioiello!!
Anzi, gioielli!!
Il film e lei!!
hghgg  23/11/2015 13:49:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una delle commedie romantiche più geniali, moderne e coraggiose di sempre. Ovviamente condivido pure le virgole, solo una cosa: "Il voto potrebbe anche essere leggermente abbondante" Ma-Assolutamente-No :-)
steven23  23/11/2015 13:53:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Appunto per quello ho utilizzato il "potrebbe"... per me non lo è affatto, e non solo per me, a quanto vedo ;-)
hghgg  23/11/2015 14:29:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Assolutamente. Una commedia si anche divertente e leggera ma al contempo molto profonda, raffinata, intelligente, amara, commovente. Forse la più completa che abbia mai visto insieme a "L'appartamento" di Wilder, leggermente superiore.
steven23  23/11/2015 15:14:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In effetti hai citato un altro gioiellino mica da ridere... anche là c'è quel dramma di fondo splendidamente travestito da commedia, una coppia di protagonisti di altissimo livello e una completezza generale da far paura. Personalmente faccio molta fatica a scegliere quale dei due mi sia piaciuto di più, forse "L'appartamento" ma di un'inezia.
hghgg  23/11/2015 17:02:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo è questione di inezie. A parità di interpreti femminili comunque, una Hepburn così disintegra qualunque altra cosa nel raggio di 1000 chilometri, con tutto il bene che voglio a Shirley. Siamo in ogni caso di fronte a due capolavori. Sono felice che ci troviamo d'accordo sull'evoluzione e la maturità della Hepburn degli anni '60 :-)
steven23  23/11/2015 20:05:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, ricordo quando ne avevamo parlato... ti avevo detto che non l'avrei messa tra le primissime di sempre, il problema era che mi mancavano proprio le pellicole in questione. Dopo aver compensato la mancanza posso dire che sì, va tranquillamente a giocarsela con le più grandi... qui e ne "Gli occhi della notte" l'ho semplicemente adorata, punto.

E circa Shirley ho giusto da vedere "Quelle due" dove, coincidenza, recitano insieme.
hghgg  23/11/2015 21:02:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Recitano BENE. In quel caso la MacLaine anche di più, in quel caso e sono molto brave entrambe. Bel film, molto coraggioso, grandi prove drammatiche.