Giordano Biagio 10 / 10 27/02/2007 13:10:57 » Rispondi Film non commerciale, quindi di difficile valutazione estetica, ricco però di contenuti di attualità e di pensieri d'autore ben espressi. Ozpetek sembra dire che quando si tratta di amore "tutto il mondo è paese": omosessuali o etero si comportano allo stesso modo, stessi difetti e pregi. L'importante è il riconoscimento istituzionale (i Dico) e simbolico, cioè la confluenza della diversità nell'ugualianza dei diritti all'amore sicuro e garantito materialmente (un tetto e una minestra). Una Roma che cambia, dove l'extracomunitario può essere benestante e colto senza che nessuno si stupisca o pianga, a differenza di Torino e Milano città chiuse, bigotte, e razziste. Una Roma che vanta un sociale multietnico vivo e produttivo a volte esempio di tolleranza sopra le righe. Grande Ozpetec, ormai più italiano che turco, sensibile e intelligente a cogliere gli aspetti sociali e umani che cambiano. Ripeto: film non commerciale ma per adulti che amano la verità dei cambiamenti storici e sociali senza ciudersi nelle proprie masturbazioni di provincia.
maremare 27/02/2007 23:24:53 » Rispondi 'senza chiudersi nelle proprie masturbazioni di provincia'
ehy guarda, quelli di ferrara poi sono tremendi :)
ciao giordano, è solo un messaggio in codice a chi sa. comq il commento è interessante.
Giordano Biagio 28/02/2007 10:34:42 » Rispondi Ferrara è già diversa siamo più verso il nord-ovest...
kowalsky 28/02/2007 02:18:10 » Rispondi Non sarei così diretto: Roma ha davvero i suoi difetti e non è che i gay se la passimo sempre bene, e così per gli extracomunitari... per una volta scendo in favore del Nord, che almeno dice direttamente in faccia le cose al contrario di chi le pensa soltanto... non voglio creare un caso nazionale per questo pero' evitiamo di ragionare per steccati, carissimo
Giordano Biagio 28/02/2007 10:33:15 » Rispondi Roma avrà tremila difetti anche gravi, a cominciare dalle buche nelle strade, baraccati etc. ma per ragioni storiche ha sempre vissuto in un crocevia di traffico multietnico e multiregionale di portata straordinaria, senza parlare poi del turismo internazionale annuale che è eccezionale nonchè colto e vivace. Da sottolineare anche la portata del cinema che ha visto soffermarsi attivamente personaggi di tutto il mondo. Roma per me non è nè al nord nè al sud, non è neanche italiana, per lo meno lo è solo "sui generis". Roma è al centro del mondo, come sempre, grazie alla sua inimitabile storia. Torino e Milano sono chiuse dalle alpi e pur essenso città di grande cultura amministrativa e industriale risentono di un insufficiente confronto etnico e multiregionale, ciò le rende isolate dal grande mondo del cinema e della cultura della diversità (un esempio ne è Moretti rincorso dai torinesi perchè Torino acquistasse lustro). Detto ciò non mi illudo che Roma non sia razzista, semplicemente forse non può esserlo troppo perché c'è un equilibrio, a volte anche piacevole, tra le diversità sociali e etniche, cosa che manca a Torino e Milano (poi basti pensare ai programmi politici della lega in termini di "dico" e etnie per trarre conclusioni pertinenti al tema che trattiamo). Detto questo non mi risulta che dal Nord siano mai emersi temi cinematografici che ponessero gli extracomunitari colti e non disperati sullo stesso piano dei "bianchi". Intendo temi riguardanti problematiche esistenziali e d'amore. Questo Ozpetec lo ha fatto. Ne deduco che il nord non ama solo gli extracomunitari disperati o quasi, verso i quali sarebbe anche comprensibile una certa diffidenza da sopravvivenza, ma non ama nessuno diverso da sè, non ama neanche chi, non solo non gli chiede niente ma è anche disposto a offrire scambi culturali e progetti artistici rimettendoci. E' un grosso errore perché la storia va verso il meticciato e non bisogna indugiare nel campanilismo adorando i simboli celtici. Ciao e buona giornata.
kowalsky 28/02/2007 13:51:02 » Rispondi Sì ma ribadisco: su Torino prevale la storia e la posizione geografica, che non è roba da poco. Ha uno spirito "europeista" molto forte, e questo è anche un pregio non credi?
Giordano Biagio 02/03/2007 22:36:05 » Rispondi Torino è una cittè di grande cultura amministrativa e industriale, anche letteraria, ma come dimenticare i famosi cartelli degli anni '60 e '70 nelle agenzie immobiliari: "non si affitano appartamenti ai meridionali?" cioè a persone che hanno partecipato alle guerre italiane e che hanno avuto molti morti. Per essere giusti avrebbero dovuto mettere: " non si affittano appartamenti a meridionali incivili o mafiosi". Senza rancora, ciao.
Marlon Brando 28/02/2007 16:54:48 » Rispondi E' un pensiero intelligente e, purtroppo, vero... La penso anch'io come te: la lega nord è l'obbrobrio della politica italiana.
sonnycrocket 01/03/2007 19:11:21 » Rispondi Consentitemi di dissentire.....nel film di temi sul razzismo sono ben pochi, chi sarebbe l'extracomunitario?la traduttrice?La xenofobia non è mai a discapito di chi si è integrato, ma sempre del disperato, del povero, dalla persona sfruttata e emarginata perchè non ha ciò che noi riteniamo indispensabile:A volte è la povertà che da fastidio. Non c'è un solo tema sul razzismo in questo film. Consentitemi ancora, Roma è il mio grande amore, ma è fascio da una vita, come l'emilia è rossa. Se poi vogliamo dire che non siamo razzisti perchè facciamo amicizia con i turisti ed gli studenti stranieri......ritorno al discorso di cui sopra, il razzismo è rivolto a persone emarginate anche e soprattutto economicamente. Torino è da sempre la città piu' europea d'italia, la forza sta nella mentalità delle persone non solo per quanto riguarda l'integrazione, ma anche il rispetto dell'ambiente , la cultura e lo sport ( a parte la juve, ma a torino tifano toro). detto questo ,il film è molto molto superficiale, semplicistico , perchè non bastano i buoni pensieri per essere illuminati.FAre un film con la famiglia in crisi, una coppia gay e qualche intreccio amoroso omo-etero sessuale è banale nel 2007.visto, rivisto,rivisto.tutto stereotipato, compresa la coppia gay composta da sue bellissimi, ordinatissimi, abbastanza ricchi abbastanza artisti, abbastanza sensibili.Non tutti i gay sono dolce e gabbana,non tutti sono checche, i gay sono come noi quindi, puo' essere che siano trasandati, che vivano in catapecchie, che facciano gli operai,o che non siano dei viziosi, magari sono *******, magari sono bastardi.come le altre persone del mondo. Uno pelato e grasso ha il diritto di essere gay penso, e a noi ci rifilano anora il pistolotto finto politically correct. compresa la famiglia che fa schifo Per quanto riguarda la lega..........come darvi torto...... CIao
amterme63 01/03/2007 23:40:51 » Rispondi Non sono molto d'accordo Biagio. Mi sembra che tu abbia sprecato il 10. Altri film vanno molto molto più a fondo nella psiche e nei rapporti umani di questo. Comunque rispetto il tuo giudizio. Ti volevo dire però che tu inconsapevolmente fai un discorso razzista, giudicando per categorie e non per singole persone. Quando si usa la lettera maiuscola nei giudizi, si fanno inevitabilmente generalizzazioni che coinvolgono gente che non c'entra niente. L'Italiano, l'Americano, l'Arabo non esistono. Esistiamo io, tu che non vogliano essere etichettati. Quindi, potevi parlare di ambienti, di culture più che di città in generale. Scusami ma non mi potevo trattenere.
Giordano Biagio 02/03/2007 22:49:22 » Rispondi Io non sono razzista, riconosco e apprezzo tante cose in ogni razza e etnia, mi sembra che, se il cinema riflette aspetti del sociale, dal nord non sono mai usciti film che ponessero sullo stesso piano espressivo e di classe italiani e extracomunitari come ha fatto Ozpetec diverse volte. Il nord ha espresso tantissime altre cose di pregio e di qualità ma ha purtroppo la palla al piede della "razza superiore" (vedi il successo della Lega e i suoi programmi politici di pulizia etnica, esterna verso gli extracomunitari e interna verso tutti i meridionali, con la secessione), mi dispiace ma ne sono convinto. Senza rancore, stai bene, ciao.
amterme63 02/03/2007 23:52:02 » Rispondi Mi hai frainteso. Non intendevo assolutamente darti del razzista. Solo che utilizzi lo stesso METODO di ragionamento di quelli che critichi. Non so se mi sono espresso bene. Il "nord" è un concetto troppo vago e rischi di fare di tutta l'erba un fascio. A Torino c'è il Gruppo Abele di Don Ciotti. A Milano c'è Dario Fo. A Genova c'era Fabrizio De André. Il "nord" poi è la patria dei centri sociali. C'è molto pregiudizio perché c'è molta ricchezza e quindi molto egoismo. E' questo non il fatto che sia il "nord" che fa la differenza. In Toscana c'è molta cultura dell'integrazione e della tolleranza, eppure a Colle Val d'Elsa è successo quel che è successo. Tutto il mondo è paese, Biagio, bisogna distinguere le singole persone, non l'origine geografica che hanno.
Giordano Biagio 03/03/2007 15:50:03 » Rispondi Lo so che non volevi darmi del razzista, fai conto che non abbia scritto niente ma solo immaginato tutto, un po' come succede nei film di Lynch...Ciao