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SATURNO CONTRO regia di Ferzan Ozpetek

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Invia una mail all'autore del commento emmepi8     9 / 10  13/03/2007 11:00:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film di sentimenti ad alto rischio, nel senso che viene esposta in maniera coraggiosa, ma anche pericolosa, una serie di sentimenti che colpiscono il cuore al centro. Qui il regista ha saputo cogliere, con un film corale, l'essenza di tutte le sfumature possibili che ogni cuore esprime: l'amore, l'amicizia, la fraternità, la gelosia, l'amore familiare e molte altre sfumature indefinibili, ma presenti. L'opera potrebbe essere anche fraintesa da menti particolarmente agnostiche, ma se si guarda bene, si tratterebbe solo di malafede, perchè tutta l'operazione è fatta in piena sincerità d'animo. Nessuna aspirazione alla santità, ci mancherebbe, solo un'analisi accurata del cuore umano e dei suoi risvolti. Con questo film, il regista è andato avanti, dopo la strada intrapresa con Cuore Sacro, ma lasciando quei risvolti emotivamente ideoligici, restando nel campo del vissuto quotidiano. Già con Le Fate Ingoranti ci aveva indicato la strada del vissuto in moltitudine, cioè un'idea di vita spesa in comunità nella buona e nella cattiva sorte, ma che alla fine premia e non solo con la solidarietà. Qui la cosa arriva più all'estremo, avendo coinvolto tutte le persone che la compongono. I personaggi sono tutti da ammirare e sostenuti da interpretazioni ragguardevoli, a cui il regista ha dato spazio, con l'amore che ha per i suoi interpreti, tutti scelti in perfetta armonia, forse con l'esclusione della Ferrari, che ormai lavora solo come in trance , prodotto autentico delle sue esperienze televise, dove forse è più adatta. Da ricordare la grande Milena Vukotic, nel piccolo, ma efficace ruolo della Caposala, che in quei piccoli momenti dà i brividi; Luigi Diliberti, un grande attore di teatro, ma che la cinema ha dato sempre personaggi da ricordare, qui nel ruolo del padre, che in pochissime sequenze riesce a riassumere la costernazione, il dolore e la comprensione di un genitore di fronte a non solo la morte del figlio; Lunetta Savino in un ruolo costruito benissimo con l'essenza di attrice che la contraddistingue, che, a differenza della Ferrari, dimostra di avere, malgrado i suoi trascorsi televisivi; l'immancabile ed indimenticabile Serra Yilmaz, che qui a modo di sfruttare un personaggio ragguardevole; Ennio Fantastichini, bel ritorno al cinema di questo attore di cui avremo bisogno; Filippo Timi con la sua aria ironica e non solo, riesce a costruirsi un piccolo, ma efficace personaggio.
Il regista:Una prova non facile,ma con l'amore che ha del cinema riesce a cavarsela alla grande, e senza complessi. Un grande applauso per la direzione degli attori, per cui ha una devozione che non lascia dubbi
Pierfrancesco Favino.Attore che progressivamente è arrivato al cuore del suo mestiere. Lo ha raggiunto in maniera anche inaspettata, con un ruolo a cui forse nessuno avrebbe pensato, ma proprio per questo risulta ancora più bravo.
Margherita Buy. La grande Margherita, lo possiamo ben dire e sfido chiunque a sostenere il contrario. Non bada alle dimensioni dei suoi personaggi, ma al cuore di questi, e riesce perfettamente a disegnarli e a farli vivere.
Stefano Accorsi.Un ruolo che lo ha rinquadrato benissimo, dopo un perido non certo perfetto e fuorviato da una popolariotà che, forse, lo aveva distolto dal suo ruolo di attore che in effetti ha
Ambra Angiolini.Rivelazione delle rivelazioni... nessun accostamento, per carità!! Detesto certe voglie di paragonare..Non me l'aspettavo, l'ho sempre ben considerata una ragazza ed una donna intelligente, ha fatto spesso cose apprezzabili e mai ovvie, ma qui ha superato ogni pensiero... Non so come il regista abbia potuto saper indovinare certe qualità attoria
Luca Argentero.Assolutamente inaspettato, per me poi che non lo conoscevo per niente (mi hanno detto dopo da dove veniva). Il regista se lo è trovato nel cast, ma alla fine lo ha accettato e diretto benissimo e lui evidentemente ha risposto benissimo
Isabella Ferrari.Diciamo che è il personaggio meno indovinato, e scommetto che il regista ha dovuto fare i conti con il taglia e cuci del montaggio per dare una certa credibilità alle sue non doti.. e diciamola tutta, anche di non bellezza.. Accorsi non ha nessuna giustificazione nella sua scelta. Une bellezza, con tutti i suoi difetti (vedi la bocca, o più precisamente labbra) che poteva andare bene nella adolescenza, dove certi difetti diventano pregi, ma nella maturità le cose cambiano.. anche fisicamente
suzuki71  15/03/2007 11:11:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
..io invece Isabella ferrari l'ho trovata molto affascinante e perfetta nel ruolo di amante quarantenne metropolitana...concordo con te sul resto...
Edea  18/03/2007 20:45:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
secondo me isabella ferrari è invece l'attrice perfetta per quel ruolo....oltre al fatto che a mio parere a essercene di donne così "brutte" è particolare nella sua bellezza non comune,una bellezza pefetta per qualcuno che deve colpire e carpire un uomo ad un'altra donna che brutta non è....e non è stata caratterizzata nel personaggio perchè come lei stessa ha dichiarato in più interviste,lei non faceva parte del gruppo,è la outsider,la sua presenza c'è ma non ci deve interessare chi è lei.A parlare per lei è il corpo,e quando infatti entra maggiormente nella vita di Accorsi e dice due frasi in più, perde la metà del suo fascino....
Invia una mail all'autore del commento Totius  01/06/2007 01:47:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Trovo il tuo commento in generale molto positivo, però sinceramente proprio perchè si capisce che di cinema non sei uno sprovveduto qualsiasi...credo che un 9 sia troppo generoso!!! Voglio dire... per un film capolavoro o un grande colossal allora dovremmo dare 15??