emmepi8 9½ / 10 19/02/2007 11:44:05 » Rispondi Eastwood in una operazione eccezionale, questo grande artista più invecchia e più ampia la sua arte di fare cinema; ringiovanisce all'inverso degli anni che vanno avanti. Un 'idea fulminante di cinema che ci annienta sulla poltrona del cinema alla fine del film... si lasciatemelo scrivere questo entusiasmo, perché penso che ne valga la pena. Scritto da una giapponese, come è giusto che sia stato, lo ha diretto con una voglia di verità inaudita e per un americano è più che singolare, senza fare demagogie ricorrenti in questi giorni. Un modo di fare cinema antico, nel senso che la lezione di Ford non è distante, ma personalizzata in maniera singolare da renderla attualmente proponibile. Un colore livido,che incide moltissimo nella storia del film con il suo cromatismo. Storia di guerra e di umanità che non si differenzia in situazione come queste, anche se contornate da vicende e situazioni storico etiche diverse, che qui si evidenziano in maniera giusta, tanto da avvalorare certi tratti del racconto. Un colpo di regia che forse nessuno si aspettava che va molto olttre del polit correct