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L'OMBRA DEL POTERE - THE GOOD SHEPHERD regia di Robert De Niro

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     8 / 10  07/11/2014 19:04:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Impervio, verboso, la materia è di quelle impegnative, ma De Niro dimostra che 'Bronx' non è stato manierismo, in quell'occasione debiti con Scorsese c'erano, anche con Coppola erano evidenti, contrapposta ad una cura maniacale della storia, semplificata, alleggerita attraverso una ricca ed eterogenea colonna sonora che aveva il compito di rimarcare il decorso degli anni, sublimare le tappe di crescita del protagonista, racconto di formazione trasposto dal teatro e dunque non semplice da traslare in questo Palminteri fu una manna.
14 anni dopo torna, non lo fa per caso, la scelta del soggetto è una di quelle che non può che appagarlo come uomo-autore, raccontare il suo paese, e per farlo cambia registro dalla sua prima volta, si scorge una profonda conoscenza del cinema classico americano, uno studio basilare sulla narrazione, ellissi e analessi, come in una delle migliori spy story recenti 'La Talpa' la regia toglie, suggerisce, in un gioco tra identità e finzione, lento e cervellotico materia nella quale gli amanti del genere non faran fatica a prendere confidenza. In secondo luogo la direzione, cast prestigioso, composto da usato sicuro come Damon che dove lo metti sta, modellato nel fisico fagocitato nel lignaggio del genere per vestire e svestire il ruolo dell'uomo qualunque. Affianco a lui tante particine, una trentina di secondi per l'amico Pesci, pregevole Torturro, un po meno la Jolie alla quale si fa preferire la Blanchard, 2° parte in nuce da anni, personalmente la invoco.