caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

PROPRIETA' PRIVATA regia di Joachim LaFosse

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  26/06/2007 11:21:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un apparentemente normale nucleo famigliare composto da una madre e i suoi due figli (gemelli),un padre assente che si è rifatto una vita chiamato in causa solo per elargire denaro,il dramma dietro l’angolo,lo si percepisce per tutta la durata della pellicola,la disgregazione della famiglia a causa di un’incomprensione e soprattutto di un egoismo che spesso si riscontra in questi micromondi.
Sono questi gli ingredienti che il regista Joachim Lafosse miscela al fine di presentarci il rapporto di dipendenza che due ragazzi gia’ piuttosto grandicelli subiscono in maniera consenziente dalla madre,le decisioni di quest’ultima, spinte dalla novita’ di un nuovo amore, faranno inesorabilmente crollare quel castello di carte che è la vita dei ragazzi,immaturi come adolescenti e di conseguenza incapaci di crearsi una vita in maniera indipendente,terrorizzati dalle scelte della genitrice dalla quale dipendono in maniera quasi morbosa.
Il tema trattato è interessante,pero’ a mio avviso Lafosse è penalizzato dalla sua stessa scelta di proporci la storia mediante una regia statica,che curiosamente riprende i protagonisti spesso e volentieri a tavola o stravaccati su di un divano,a complicare il tutto si aggiunga una narrazione piuttosto lenta che finisce con l’annoiare un poco.
L’ultima mezz’ora riesce comunque a risvegliare dal torpore,molto bella la scena in cui i genitori si mettono insieme a raccogliere i cocci di un tavolino rotto,come a simboleggiare che urgono cooperazione e comprensione per poter far tornare a funzionare le cose.
Ottime le interpretazioni di Isabelle Huppert e di Jeremie Renier gia’ visto ne "L’enfant" dei fratelli Dardenne.