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SEVERANCE - TAGLI AL PERSONALE regia di Christopher Smith

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Invia una mail all'autore del commento piernelweb     6 / 10  16/12/2007 18:00:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pare stia diventando una moda horror del momento quella di ambientare i massacri più gore del genere nell'est europeo. Come in "Hostel" qui ci troviamo nella profonda provincia dell'ex Cecoslovacchia, periferia non ancora globalizzata ed evidentemente incattivita nei confronti di tutto ciò che è occidentale. Il giovane regista Christopher Smith quasi "giustifica" la carneficina con il fatto che il gruppo di colleghi in vacanza di lavoro è dipendente di una multinazionale delle armi che ha venduto per anni morte soprattutto ai paesi più poveri, arricchendosi senza nessuno scrupolo. Ma il film non va preso troppo sul serio, perchè la sottotraccia politica è davero fragile quanto un fuscello e non va fino in fondo come dovrebbe. A conti fatti le motivazioni dei feroci killer sono un pretesto per creare il classico scenario horror con le vittime isolate dal resto del mondo e i carnefici in agguato nell'ombra. Se nella prima mezzora siamo vicini all'indecenza, man mano che il racconto si sviluppa bisogna concedere alla regia una certa abilità nel creare tensione esaltando la ferocia di tutti i personaggi nel cercare la salvezza. Alcuni passaggi ironici (memorabile e intelligente la sequenza del lanciarazzi, irresistibile quella delle prostitute in topless nella buca) stemperano il clima bellico e ci ricordano che siamo alle prese con un film di genere che tale è e tale vuole essere. Peccato che la maggior parte dei personaggi siano stereotipati e prevedibili come le lancette di un orologio. In ogni caso un horror un pò diverso, che poteva essere migliore se la regia evitava certe banalità, ma che sicuramente accontenta gli amanti del genere.