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NOTTE SULLA CITTA' regia di Jean-Pierre Melville

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Invia una mail all'autore del commento anthonyf     9 / 10  10/03/2012 12:33:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Notte sulla Città" (Un flic), ultimo film diretto da Jean-Pierre Melville, appare senza dubbio come un malinconico addio al cinema europeo di un grande regista francese che, durante gli anni della sua breve ma talentuosa carriera, ha diretto davvero alcuni tra i noir e i polizieschi più straordinari di sempre. Il film, al contrario dei pareri piuttosto negativi riscontrati da molti, a mio parere, risulta essere, invece, una pellicola semplicemente eccelsa, carica di tensione, nonché suggestiva e intensamente psicologica, in cui l'azione viene ridotta al minimo e, nella quale, tutta la narrazione non può che trasparire dai gesti dei personaggi e da particolari comuni all'interno del film, come i costumi curati alla perfezione, la fotografia volutamente grigia e piovosa e la colonna sonora trascinante di Michel Colombier in stile jazz. A livello interpretativo, dato il cast internazionale, sono rimasto notevolmente colpito dall'interpretazione di un sempre bravo Delon, ancora a suo agio nelle vesti del commissario di turno, ma soprattutto dall'immensità recitativa di Richard Crenna, grandissimo col borsalino a falda corta e con l'impermeabile logoro, ed anche dalla formidabile forza espressiva di un glaciale Riccardo Cucciolla, semplicemente straordinario. Brillante èl'apparizione in vestaglia di pochi minuti di un sempre efficace Jean Desailly e brava e seducente anche Catherine Deneuve, nella sua interpretazione, che, con rispetto parlando per i pareri altrui, non sfigura per niente. Per quanto riguarda la storia, ammetto di essermelo goduto alla grande questo "Un flic", che giudico per niente pesante, bensì teso costantemente, carico di suspence e di scene degne di nota, come la sequenza del treno, davvero eccezionale, e ancor più quella della rapina iniziale, lungo una strada costiera ripresa magistralmente sotto la pioggia e il vento incessante. Bella la citazione iniziale, ripetuta anche da Delon, con la sigaretta tra le labbra, in più scene, e davvero efficacissimo il finale, piuttosto passionale e per niente prevedibile, con un Crenna magistrale, freddo e silenzioso, di fronte ad un Delon serissimo e taciturno, in cui dei due ineluttabilmente morirà, colpito mortalmente in duello, in una città francese ancora immersa nel sonno di una mattina fredda e piovosa.
Ultimo film di Jean-Pierre Melville, che chiude in modo eccelso la carriera di questo noto regista francese, maestro indiscusso del cinema noir.