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ARANCIA MECCANICA regia di Stanley Kubrick

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Invia una mail all'autore del commento piernelweb     8½ / 10  28/01/2008 23:04:35 » Rispondi
In un futuro non troppo lontano, "I Drughi", capitanati dal giovane Alex sono dediti al culto della violenza: incuranti del dolore e della sofferenza che arrecano provano un piacere incontrollabile nel seviziare e violentare il prossimo quasi come in un'atto liberatorio che assume le tragiche sembianze di un'espressione artistica. Kubrick, a distanza di 3 anni dal capolavoro "2001", realizza un'altro film concettualmente memorabile e d'avanguardia nel quale i toni grotteschi dei dialoghi, la denaturazione degli ambienti e delle forme, l'incedere musicale tra Rossini e Beethoven, sono al contempo l'originale accompagnamento e la perfetta contrapposizione alle folli gesta dei protagonisti. Kubrick nel suo profetico pessimismo, trateggia una società allo sbando, assetata di potere e bendisposta all'uso della violenza, in maniera più o meno subdola, come mezzo per tutelare i propri interessi. Pur teoricamente ineccepibile, dal punto di vista narrativo "Arancia Meccanica" risente di una seconda parte meno brillante e di alcuni passaggi troppo stringati. In ogni caso un cult indimenticabile.