Guy Picciotto 10 / 10 07/12/2009 12:31:09 » Rispondi Ancora saggi di nichilismo autolesivo in quella che secondo me è l'opera definitiva del maestro. Talmente definitiva da sfiorare la perfezione formale. Melville con i suoi personaggi ci scaraventa subito in un'atmosfera di fatalista ineluttabile latitanza nei confronti della società e dalle sue istituzioni . Delon, Volontè, questi butteri maledetti si buttano consapevoli a rotta di collo verso le pallottole che segneranno la fine della loro vita (degna di esser stata vissuta solo così) , questi uomini sono così perfetti nel loro ruolo a tal punto da scrivere la propria epigrafe col sangue, questo d'altro canto è stato Melville, era proprio destino che il fato dovesse reclamare troppo presto anche la sua anima.