Terry Malloy 7½ / 10 28/08/2010 19:53:59 » Rispondi Un Allen insolito, europeo e bergmaniano. Il fatto è che il film è certamente e inequivocabilmente bello, però mi sa di esercizio di stile. Un Allen manierista che tenta di leggere (non in modo del tutto riuscito) la straordinaria e irripetibile esperienza cinematografica di Bergman e Antonioni (nonchè Fellini) in una chiave personale e forse "ultreuropea" (dire statunitense sarebbe troppo!). Ora è una velleità perfettamente legittima e decisamente apprezzabile da parte dell'unico regista anti-americano americano. Un regista che è più nostro che loro, tuttavia questi tentativi ripetuti di riprodurre un certo cinema (che è irriproducibile) non suo lo falsano, lo impoveriscono, lo delegittimano a livello estetico e concettuale. Lo ribadisco, è un bel film. Fatto con grande intelligenza, cultura e criterio. Però rimane quel vago senso di manierismo che rovina il tutto. Ovvio che rientrino in tale pellicola tutte le ossessioni esistenziali di Allen; queste però, trovo siano state espresse meglio e più originalmente nelle sue splendide commedie. Perfetti gli attori.