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STILL LIFE regia di Jia Zhang-Ke

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kafka62     7 / 10  16/05/2018 10:37:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Still life", natura morta, è l'altra faccia della Cina, quella di cui le cronache del "miracolo economico giallo", del PIL che cresce a due cifre, delle faraoniche Olimpiadi del 2008, non parlano. Le due storie parallele del minatore Han Sanming e dell'infermiera Shen Hong, giunti a Fengjie alla ricerca dei rispettivi consorti, che non vedono da diversi anni, descrive infatti la disgregazione dell'istituzione familiare, ben lontana dal modello tradizionale della Cina rurale che abbiamo conosciuto in tanti film. Ma non sono queste due storie austere, dimesse, silenziose, raccontate con uno stile scevro da ogni afflato emotivo, il vero soggetto del film, bensì l'ambiente che le circonda e che le potenzia con la sua forte valenza simbolica. La città di Fengjie è infatti un luogo che la costruzione della gigantesca diga delle Tre Gole sullo Yangtze si appresta a far scomparire, e durante tutto il film assistiamo alla lenta e sistematica demolizione di edifici, alla evacuazione di intere famiglie operata con burocratica indifferenza. Le macerie individuali (la fredda solitudine che neppure la sobria solidarietà proletaria alla Kaurismaki tra i personaggi riesce mai a superare) si riflettono così nelle macerie di case sventrate, di strade invase da detriti, di polvere e sporcizia, in un set naturale che Zhang-Ke utilizza a meraviglia, come Rossellini in "Germania anno zero". "Still life" è un film certamente ostico e impegnativo, ma dietro di sé lascia intravedere una umanità autentica e profonda, dignitosa nella sua povertà e nella sua sofferenza, che la forzata modernizzazione del Paese sacrifica, abbandonandola cinicamente al suo destino (il film è percorso dalle inascoltate proteste di chi ha perso la casa, il lavoro o addirittura un braccio), e soprattutto un'idea di cinema che, seppure dissimulata dietro estenuanti piani sequenza, è sempre forte e originale, e a tratti sa rivelarsi con inattesi e abbaglianti momenti di poesia surrealista (come quando una enigmatica costruzione si solleva dal suolo come un missile, o alcune coppie ballano sopra un ponte, o ancora nell'immagine finale, attraversata da un funambolo che cammina sul filo da un palazzo all'altro).