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300 regia di Zack Snyder

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Beefheart     7½ / 10  30/03/2007 10:46:47 » Rispondi
300 nasce dalla trasposizione fumettistica di un evento storico classico ed, in tal senso, è un vero capolavoro. Poco senso avrebbe criticarne negativamente l'abbondanza di scene violente dal momento che si narra di un'epica battaglia. Lo stesso dicasi per l'insensato sdegno di chi non ci vuole vedere altro che una becera propaganda politico-militare USA ai danni dei bistrattati iraniani, riducendo quella che è una vera e propria esperienza visiva mai provata prima all'ennesima puerile, riduttiva ed infantile polemica forzata. Erroneo sarebbe aspettarsi da questo film solo una seria, ponderata e modigerata riflessione sulla storia, la guerra e l'uomo, perchè non è quello il suo target. Tutt'altro: 300 non si accontenta e punta ad una rivoluzionaria metodologia di narrazione storica attraverso la caricaturizzazione estetica di luoghi e personaggi. La trama verte sulla prima delle due storiche battaglie delle Termopili, quella tra greci e persiani, che vide l'eroico sacrifico di un coraggioso manipolo di soldati spartani immolatisi all'inarginabile potenza del nemico, in attesa ed a favore di una migliore organizzazione difensiva del resto dell'esercito greco. E' chiaro come il contesto narrativo si presti favorevolmente alle intrusioni fantasiose del fumettista Frank Miller che nel realizzare le sue tavole si sbizzarrisce ingigantendo a dismisura personaggi ed animali, attribuendo loro, arbitrariamente, gli atteggiamenti e le sembianze più bizzarre, azzardando, con colori giallognoli, seppiati o bianco e neri sfumati, a proprio piacimento, improbabili albe e tramonti di guerra, sangue ed onore. Nel contempo la narrazione procede fedele alla storicità degli eventi; così come parallelamente scorrono i due classicismi che vanno in scena in questo film: quello storico, con Serse ed il suo infinito esercito che alla fine piegano la resistenza dello stoico Leonida, e quello fumettistico con il cattivo, l'invasore, brutto ed irregolare in ogni sua espressione, che tiranneggia il buono, più che mai bello, ironico, coraggioso e, in questo caso, addirittura martire. Tecnicamente, oltre al sapiente uso del trucco, del colore e dell'animazione digitale, è apprezzabile l'abbondante uso, un po sincopato, del rallenty, che va e viene ad evidenziare le dinamiche dei corpi ed enfatizzare la solennità dei momenti. Tra gli attori: convincente Gerard Butler nel ruolo di Leonida e Lena Headey in quello della moglie regina; non male gli altri. Unico nel suo genere e quindi da non perdere.