patt 8½ / 10 05/04/2007 01:12:16 » Rispondi ..mi fa venire in mente un passo di una canzone di gaber "se ci fosse un uomo" " ..espressione di un gran senso religioso, ma non di religione..uno spazio vuoto, popolato da un uomo cui non basta il crocifisso ma che cerca di trovare un d.io dentro se stesso.." è una pellicola che ti fa respirare la semplicità dell'amore attraverso semplici gesti e piaceri sottratti dall'arroganza del sapere. i bellissimi scenari sulle rive del Po riportano odori e i sapori antichi che albergano in ognuno di noi. è un film che sa di buono, ma senza buonismo.
io infatti quell'ultima scena l'ho interpretata proprio così, come la grande ,,, mancanza del Padre (sia esso D.io Gesu' o uno spirito di riferimento terreno). La gente aspetta, aspetta, veglia la notte e nessuno arriva... tutto torna all'illusione collettiva della gente
ma lo sai che non c'avevo pensato a questa chiave di lettura?..sono arrivata alla trasposizione "divina" "tardi" e la mia attenzione è stata assorbita quasi in toto dagli scenari e dall'uomo, mi domandavo se il significato finale del non ritorno non fosse legato a quella frase sul libro (di cui non bene le parole ma il significato) "l'inizio" quindi ripartire per un nuovo inizio, appunto alla ricerca del "d.io dentro se stesso"