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LOLITA regia di Stanley Kubrick

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Matteoxr6     7½ / 10  13/01/2017 20:07:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei principali meriti di Kubrick è stato senz'altro quello di riuscire a intuire quali potessero essere i migliori soggetti da trasformare in opere visivamente intense nella trasposizione di profonde tematiche. Poi ci riusciva e spesso li migliorava pure, ma questo è un discorso a parte. A mio avviso, fermarsi all'aspetto pressoché pederasta della storia, sarebbe oltremodo superficiale. Certo, è senz'altro un elemento di notevole peso, ancor di più in quegli anni, ma lo vedo come funzionale alla reale manifestazione proposta: lo spaesamento, annebbiamento mentale, alienazione progressiva e ineluttabile che condurrà il protagonista allo sbando, ben al di sotto della dignità intellettuale, culturale e apparentemente morale che lo contraddistingueva. Humbert alias Quilty: estrinsecazione bizzarra della medesima personalità, incline unicamente al soddisfacimento della bramosia nei confronti di Lolita, o ancora meglio, dell'idea che essa rappresenta. Un alter ego disturbante e grottesco, caricatura delle angosce di Humbert, tanto da poter immaginare che Quilty possa anche essere semplicemente nella sua mente. Il finale è simbolico:

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