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IL SALARIO DELLA PAURA regia di William Friedkin

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Boromir     10 / 10  26/08/2023 15:23:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sorcerer è una delle esperienze sensoriali più dure e sconvolgenti che il cinema americano abbia mai regalato, nonché il migliore dei tre titoli con cui William Friedkin ha suggellato il proprio stile negli anni ruggenti della New Hollywood. Da una semplice premessa, il regista costuisce un climax di tensione a fuoco lento che non concede tregue per ben due ore di proiezione: violenza e disperazione si spalleggiano in un racconto di grande forza visiva, scarno nel dialogo babelico (ben quattro le lingue parlate: inglese, francese, spagnolo, tedesco), caratterizzato da volti vissuti che veicolano l'astrazione del Male, dotato di un ritmo sincopato a più riprese davvero snervante.
Inoltre, il titolo originale (ben più suggestivo di quello scelto per l'edizione italiana) aggiunge una chiave di lettura soprannaturale alla storia, come se i perigli herzoghiani affrontati nella giungla fossero artificio di una forza maligna e invisibile che agisce sui destini dei torbidi protagonisti: la scelta, indubbiamente, serve a costruire un ponte concettuale con il precedente capolavoro demoniaco di Friedkin, distanziando Sorcerer dal film di Clouzot di cui è remake. L'inquietante colonna sonora dei Tangerine Dream è la ciliegina sulla torta.