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IL CORVO regia di Alex Proyas

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elio91     8 / 10  21/08/2010 17:55:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il Corvo ha le sue pecche e non sono nemmeno poche a vedere bene. Per chi lo ha visto una decina di volte come me,poi,la cosa può risultare ancora più facile eppure vuoi per gli accadimenti extracinematografici,vuoi per l'atmosfera superba rimane un cult movie.
Il pregio più grande è stato quello di non averlo ridotto (non del tutto) ad americanata come i sequel hanno poi fatto e l'aver preso molto dalla graphic novel da cui è tratta di O'Barr,un vero e proprio miscuglio di poesia nato da una mente che ha avuto i suoi fantasmi e li ha rielaborati in maniera dolce e violenta (nato in un orfanotrofio,ragazza uccisa da un ubriaco).
Il Corvo è diventato un'icona ma purtroppo bisogna fare i conti con Brandon Lee e la sua tragica morte in un film che sulla morte basa il suo modo di essere. Morire in tali circostanze ha fatto avere un successo clamoroso al botteghino rendendolo un superincasso ma se Brandon fosse vivo oggi questo film se lo filerebbero in pochi,con ogni probabilità,così come Dark City dello stesso Proyas non ha avuto il successo che avrebbe meritato.
Vergognosa l'incosciente produzione che ha permesso questa tragedia in cui una persona è morta ed è stata rovinata una vita e una carriera (l'incolpevole Massee/Funboy).

Il film riesce ad essere affascinante ma suo malgrado è la presenza di Lee a renderlo tanto interessante,anche perché sarebbe impossibile separare il personaggio dall'attore per molti che hanno visto Eric tornare dalla tomba e truccarsi alla Robert Smith.
La scelta delle musiche è fantastica e come atmosfere dark siamo di fronta ad uno dei migliori esempi degli anni '90.
Cast buono.
Registicamente è fatto di eccessi barocchi e senza un attimo di pausa,si vede che è fatto da uno che ha lavorato precedentemente sui videoclip musicali (mi pare).
Risulta troppo zuccheroso e retorico anche se la violenza rappresentata è spettacolare da vedere. Non tradisce lo spirito del fumetto originale,insomma,ma non ne riprende neanche in totalità la poesia.

Maledetto come il protagonista Eric,che combatte una crociata tra amore e violenza,Il Corvo rimarrà un esperimento che alla fine non si potrà mai separare da ciò che successe sul set.
Mezzo punto in più per l bel ricordo d'infanzie e Brandon Lee,molto bravo e icona suo malgrado.
_Hollow_  24/03/2012 00:31:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sai elio, ti dirò, io l'ho rivisto pure per la 300° volta ultimamente e m'ha fatto l'effetto opposto al tuo :) ... nel senso che m'è sembrato più bello di quanto avessi mai notato. M'è sempre piaciuto per i motivi "epici", trovate come l'esplosione del rigattiere col fucile caricato ad anelli, le figure del protagonista e della bambina, la città degradata in cui piove sempre, il cattivo dallo stile inimitabile, una sorta di vampiro che combatte a colpi di katana ...
... però riguardandolo m'hanno colpito molto, invece, gli aspetti propriamente filmici ... la regia è fenomenale e la narrazione scorre fluida pur utilizzando trovate artistiche e marcate per le inquadrature ... la colonna sonora è stupenda e vanta gente come i Cure, i Joy Division ecc. ...
Se non fosse per il finale con ingresso "del nero" XD molto da deus ex machina, rivedendolo lo avrei trovato quasi perfetto ...
elio91  25/03/2012 10:30:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certamente è fatto benissimo, l'atmosfera è unica (ma Proyas nel dark è bravo, appunto Dark City ti consiglio di vederlo perché molto interessante). La colonna sonora è fantastica, con l'apice dell'estetica musicale dark dei '70 e '80 (Cure e Joy Division erano imprescindibili in un film come questo).
Ma...spiace dirlo, è la morte di Brandon a rendere Il Corvo un cult indimenticabile perché guardandolo non puoi fare a meno di notare i tanti riferimenti inquietanti e lirici agli accadimenti extra-cinematografici.
Continuo a chiedermi in quanti se lo sarebbero filato se Lee fosse sopravvissuto alla terribile tragedia...