alphaville 8½ / 10 28/09/2008 14:01:19 » Rispondi Un film che è stato per la Polonia un pò quello che "La dolce vita" di Fellini è stato per l'Italia: il complesso e acuto ritratto di una nazione nelle sue varie componenti in un preciso momento storico, un'analisi impietosa e irruente del velo di omertà e menzogne istituzionalizzate dal sistema socio-politico per garantirsi l'infinita perpetuazione. Lungo, potente, sfaccettato, con più di un debito verso "Quarto potere" (cfr. il cinegiornale iniziale che delinea con toni celebrativi il personaggio di Birkut), mischia il reportage giornalistico con la riflessione metacinematografica, il ritratto psicologico individuale e l'analisi storica. Il suo tema portante è il conflitto tra verità e menzogna. Tutto concorre alla buona riuscita della pellicola: la versatile regia di Wajda, realista ma evidentemente influenzata da espressionismo e barocchismo, la fotografia, le musiche e l'interpretazione di Radziwilowicz e della Janda.