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MASTER & COMMANDER - SFIDA AI CONFINI DEL MARE regia di Peter Weir

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Luca e Lucilla     8 / 10  31/12/2003 15:57:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci è piaciuto, anche se uno di noi lo ha trovato un po'lento. La storia è forte e ben recitata; i paesaggi belli, anche se ci aspettavamo di vedere di più il mare. La nave in compenso è bellissima ed è molto interessante vedere la vita a bordo in tutti i dettagli. Tra i personaggi, il capitano è un personaggio forte, che rappresenta bene il significato di combattere-certo c'è la gloria e l'eccitazione della battaglia (ce la spiega molto bene attraverso gli allievi), ma anche il carico dei propri uomini che, più o meno direttamente, si mandano a morire (indimenticabile il marinaio abbandonato in mare). Ci sono tanti personaggi, e tra gli altri, il suicida (molti di noi si sono sentiti nei suoi panni almeno una volta nella vita) e il dottore che fa fatica a comprendere. Ma più di tutti ci siamo immedesimati nel giovane Blackney, che appartiene ad un mondo per molti versi fortunatamente tanto lontano del nostro, quello in cui poco dopo l'infanzia si era chiamati a diventare uomini nel più duro dei modi. E'stato interessante vedere il contributo del comandante e del dottore alla sua crescita-molti di noi hanno avuto la parte gentile (del dottore), ma non quella forte del capitano. Infine, ci ha colpito l'importanza della disciplina fino alla durezza e soprattutto dell'autorità; e si muove il rispetto per uomini che hanno saputo affrontare quelle prove. Magari per cause sbagliate, ma lo spirito degli uomini che sanno soffrire e combattere per la propria casa, per la propria patria è sacro. Ed è triste che in Italia ci siano ancora tanti che non lo riconoscano; per nostra fortuna, ci sono americani e inglesi che, al di là di reali errori ed arroganze, ancora stimano questi valori e riescono a difendere anche noi dal terrorismo islamico.
Requiem  02/01/2004 19:41:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Al di la del fatto che non sono per niente d'accordo su quello che dite (americani e inglesi che ci difendono dal terrorismo islamico??????? per favore...sono tristi le cose che dite voi) non penso proprio che l'intento del regista era quello di dare questo messaggio.
Se deve essere data un'interpretazione di questo tipo è semmai quella opposta, il famoso "rispetto per la patria" e l'imposizione della disciplina non hanno portato ad un nulla di fatto, solo a tanti morti e ad un interminabile guerra, infinita (se vogliamo interpretarlo in questo senso il finale è chiaro).

Ma io penso che il regista abbia diretto semplicemente un film d'avventure vecchio stampo, ispirandosi ai classsici del passato, magari con qualche parola retorica nella sceneggiatura, ma volendo semplicemente dare il suo contributo ad un genere del passato quello epico avventuroso, che oggi è dominato dagli effetti speciali e dalla stupidità (vedi la maledizione della prima luna).
Wolf  02/01/2004 04:15:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Boh...ognuno vede nei film quello che ci vuole vedere...