wega 7½ / 10 11/07/2009 19:48:23 » Rispondi Il nostro neorealismo non ha proprio risparmiato nessuno. Sapevo di Kurosawa ma anche Mizoguchi è stato così colpito da "Roma Città Aperta" da volerne fare uno riprendendo questo stile. Anche se può sembrare un' opera del tutto diversa dalla filmografia del regista, in realtà è un altro smembrante ritratto di donne, un melodramma - forse eccessivo - che ha per protagoniste due sorelle e come focalizzazione esterna l' ambiente delle prostitute, molto in voga nel '46 in Giappone; più vicino a un Visconti quindi. Straordinarie comunque le riprese in esterni, i piani sequenza sui drammatici eventi personali che spogliano letteralmente le psicologie di Fusako e della sorella, pur non avvicinandosi mai ai primi piani.