caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

THEM - LORO SONO LA' FUORI regia di David Moreau, Xavier Palud

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
oh dae-soo     8½ / 10  11/09/2011 23:34:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Parlando dello strepitoso Eden Lake ( il film in cui ho avuto la conferma personale della grandezza di Fassbender, recente vincitore della Coppa Volpi a Venezia) avevo citato il piccolo horror francese Them. L'analogia, a chi ha visto entrambi, parrà evidente anche se i due film optano per una strategia completamente diversa; uno, Eden Lake, mostra da subito gli aggressori, l'altro, Them, ce li nasconde e poggia molta della sua bellezza sul colpo di scena rivelatore finale.
Ieri ho deciso di rivederlo ed ho avuto la conferma: Them è un maledetto capolavoro del genere.
La storia, semplicissima e certo non originale, vede la classica giovane coppia nella classica casa di campagna venire disturbata (per usare un eufemismo) da qualcuno.
Il discorso è il solito: non è tanto il cosa fai, il cosa rappresenti, ma il come lo fai.
E in Them non c'è un singolo minuto dei 70 complessivi (a volte le brevi durate sono una qualità) ad essere sbagliato, non c'è una singolo aspetto che possa essere minimamente attaccato.
La regia ad esempio è superba, si destreggia alla grande tra perfetti camera car, campi lunghi presi dall'alto magistrali, camere a mano nelle scene più concitate, carrellate all'indietro di vansantiana memoria e inquadrature sbilenche attraverso ogni angolo della casa.
La recitazione, come sempre nell'horror europeo, è di livello altissimo e ancora una volta (sia in film bellissimi come Martyrs, A L'interieur, At the end of the day, The Orphanage, Eden Lake e The Descent ma anche in altri per certi versi meno riusciti come Frontiers, Alta Tensione e Silent Hill) si dimostra una legge ferrea: l'horror europeo è al femminile, non ci sono c.azzi. Sarà una casualità o no ma tutti i più grandi capolavori del genere negli ultimi 10 anni avevano una donna come protagonista, magari affiancata da degli uomini, ma comunque regina indiscussa della scena. Tra l'altro, un'attrice meglio dell'altra. E non è un caso che anche in Them ad avere le palle sia lei, vero uomo della "famiglia" mentre lui è di una indolenza unica - basta vedere come ci viene presentato al "lavoro"- piagnone all'inverosimile (ma corri! al diavolo la ferita!) e capace di mostrare un minimo di carattere solo nel finale.
La narrazione è scandita in maniera mirabile con i 10 minuti iniziali del prologo -ottima la scena in soggettiva dall'interno della macchina col cofano alzato-, altri 10 minuti di presentazione dei due personaggi nella loro casa e i restanti 50 a raccontare, nel classico climax ascendente, il terrore dato dall'attacco degli "invasori".
Ma è l'uso delle location ad essere forse il vero punto di forza di Them. I registi sanno perfettamente che spesso è il luogo che dà l'atmosfera e non sbagliano una minima scelta. Prima la casa, gigantesca, vecchia e spartana, un dedalo di porte distribuite su tre (anzi, 4...) piani, rumori e scricchiolii dapertutto e una botola che porta a una immensa, e cinematograficamente eccellente, soffitta. La casa è il vero e proprio valore aggiunto, protagonista alla pari degli attori. Poi l'azione si sposta nel bosco... Anche qua l'uso del luogo è straordinario, buio, alberi fitti -ma non troppo-, sensazione di possibili agguati a 360° e la rete di delimitazione come ennesima grande trovata. E non sono da meno i sotterranei in cui Lucas si aggira disorientato alla ricerca di Clementine usando come unica "bussola" le urla della ragazza (ottimo). In tutte e 3 le location c'è un uso superbo delle luci, raramente ho visto delle riprese che raccontassero un buio così reale ed efficace , chapeau. E il colpo di scena in questo contesto non è il capolavoro che salva o rivaluta un film, ma solo l'ennesima perla di un piccolo gioiellino. Colpo di scena poi che non avviene alla fine (a dimostrazione che non era su quello che si puntava) ma prepara lo spettatore agli ultimi 10 minuti, anche questi perfetti, in cui l'orrore si mischia alla tenerezza, la rabbia alla pietà (scena della pietra). E il campo medio in cui vediamo la ragazza strillare dietro la grata e le automobili passare sopra di lei è ma-gni-fi-co. Per non parlare del finale, quello definitivo, con l'autobus e la scoperta, finalmente, da dove provenisse quel terribile rumore. Unica pecca a rovinare un thriller perfetto sono le scritte in sovraimpressione finali in cui veniamo a sapere come sono andate a finire le vicende, scritte inutili, superflue, quasi dannose.
E Them riesce anche in un paradosso; le uniche due morti che vediamo non sono quelle dei protagonisti, ma quelle degli aggressori. Sarà solo horror, ma questa è scuola di cinema.
ferzbox  17/10/2013 18:54:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No va bhè,"Eden Lake" è molto,molto,ma molto più bello...
Secondo me non c'è il benchè minimo confronto....."Eden lake" questo "Them" lo schiaccia come una fisarmonica.....;-)
ferzbox  17/10/2013 19:03:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Però condivido riguardo alla scena finale della grata....quella ha colpito anche me,molto inquietante...
oh dae-soo  17/10/2013 19:33:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
c'è poco da fare, questo Them è piaciuto a pochi, io l'ho amato da morire, una cosa a pelle, i motivi li hai letti

probabilmente è un abbaglio eh

Eden Lake è semplicemente il miglior survival che abbia mai visto

e uno dei primi 7,8 horror in generale

non ci sono *****