caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

SESSO, BUGIE E VIDEOTAPE regia di Steven Soderbergh

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5½ / 10  06/07/2006 10:18:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo è il film che segno' il debutto dell'allora ventiseienne Steven Soderbergh dietro la macchina da presa,un lavoro che conferma la voglia di creare qualcosa di innovativo nell'ambito cinematografico ma che al tempo stesso lascia ben poco allo spettatore.
Da premiare c'è la voglia di un giovane filmaker di fare qualcosa che esuli dai soliti canoni cinematografici,in questo caso pero' la puzza di bruciato inizia a sentirsi ben presto sino a farci capire che ci troviamo di fronte ad un esercizio di stile narcisistico e piatto, mirato a dimostrare (le presunte) capacita' di Soderbergh.
La trama si sviluppa mediante fitti dialoghi che hanno come argomento principe il sesso,che in questa pellicola viena "parlato" moltissimo ma poco "visto",il regista mette in luce il malessere di due persone che trovandosi sulla stessa lunghezza d'onda riguardo il sesso si trovano a proprio agio l'uno con l'altra sino all'inevitabile innamoramento.
La trama è banalissima,si parla di crisi di coppia e di tradimento con le conseguenze che ne derivano,due dei personaggi (l'avvocato e l'amante)sono super stereotipati.
Soderbergh è furbo nel mimetizzare il tutto da film d'autore con espedienti di vario genere (a tal proposito si notino i particolari movimenti della macchina da presa e la mania voyeuristica di Spader),ma scavando in profondita' si nota che sotto l'apparente superficie ricercata vive un lavoro pretenzioso che sa di gia' visto e che a lungo andare annoia spaventosamente,sino a raggiungere il finale buonista che sinceramente stride con la presunta "originalita'" dell'opera.
Gli attori sono bravi,anche la fotografia è sicuramente degna di nota, ma a mio modestissimo parere "Sesso,bugie & videotape" rimane il perfetto manifesto di un regista sopravvalutato da critica e spesso pubblico.