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MEMENTO regia di Christopher Nolan

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pakoesse     8½ / 10  23/02/2012 12:31:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE! IL SEGUENTE COMMENTO CONTIENE SPOILER

Nel mondo del cinema: tra i meandri di trailer spettacolari che valgono molto più dei film che rappresentano; tra pellicole che narrano storie… o meglio, pretesti per rappresentare personaggi al suo interno sui quali pesa l'ingiusto (ma comunque voluto) compito di intrattenere il pubblico; talvolta giungono film in sordina (poco pubblicizzati) che entrano timidamente nel panorama cinematografico per poi imporsi prepotentemente nell'olimpo odierno, futuro e per giunta quello passato.

È il caso di "Memento": La pietra miliare dell' allora esordiente Christopher Nolan che seppur attualmente vanti un repertorio modesto nel numero ma eccellente nella sostanza, rappresenta non solo l'apice raggiunto dal regista britannico; ma bensì il lungometraggio di cui sopra senza mezzi termini entra a far parte della schiera dei più grandi capolavori cinematografici di ogni tempo!

Seppur non sia pioniere nel genere in cui vi sia una linea temporale volutamente sfasata l'opera di Nolan brilla più di un faro nella notte per la sua originalità.
Parliamo di Leonard Shelby, ex agente assicurativo che in seguito ad un' aggressione subita in casa propria da due malviventi perde la moglie e subisce dopo una violenta colluttazione un trauma irreversibile che gli causa la perdita di memoria a breve, ovvero la possibilità di immagazzinare nuovi ricordi ma di conservare comunque quelli precedenti all'incidente; comincia cosi la crociata di Leonard volta a vendicare la morte della moglie uccidendo il suo assassino.

L'incipit rappresenta un punto di partenza interessante di per se, ma ciò viene amplificato ancora di più venendo a conoscenza del grave impedimento di cui è affetto Leonard; seppur tutto ciò non è chiaro sin dalle prime enigmatiche battute, i risvolti della trama sono stati piazzati in modo sapiente se non addirittura geniale in modo tale da intrigare ed incuriosire per una scena apparentemente inspiegabile per poi sbalordire poco tempo dopo.

Ma non è soltanto la condizione del protagonista o le motivazioni che lo spingono a fare la grandezza di questo film, bensì il montaggio che non poteva spiccare nell'eccellenza più assoluta se non in una sceneggiatura del genere; le scene che ci si parano davanti infatti cominciano dalla fine della storia che ci viene narrata; per intenderci meglio ad esempio in una storia che è articolata in cinque giorni, col montaggio particolare di cui sopra si osserveranno in sequenza prima il quinto giorno poi il quarto poi il terzo e così via.
Sta proprio qui la genialità di fondo che è tale da immedesimare la mente dello spettatore in quella del protagonista, che ad ogni "reset" non sa mai dove si trova e per quale motivo; angoscia mistero e rivelazione sono racchiuse in ogni singola scena, dove quasi nulla è lasciato al caso ed ogni azione ha un senso, e che stimola al massimo l'attenzione e le curiosità anche per i particolari insignificanti e non… del tipo come ha fatto a rompersi il vetro della macchina, come ha fatto Leonard a procurarsi quei vistosi graffi sul volto.

Del tutto enigmatiche almeno inizialmente sono le scene in monocromatico che inframezzano gli avvenimenti della trama, ma che rivelano particolari tutt'altro che trascurabili, qui il lavoro sulla fotografia è ineccepibile mostrando un ambiente spento asettico ed angosciante racchiuso in un anonima stanza d'albergo dove è rappresentato un uomo esile e trasandato volto a sottolineare lo stress accumulato anche se dimenticato da lui stesso nell'assurdo cammino di vendetta… anzi, di redenzione da lui intrapreso.
Ma ci si rende conto che le scene in monocromatico non colpiscono soltanto per l'assurda storia di Sammy Jankies e per i dialoghi al telefono di Leonard, ma soprattutto perché altro non sono che l'inizio della storia (cronologicamente parlando) che intrecciandosi con il resto delle scene in tutt'uno creano una linea temporale ben definita che va da un punto A ad un punto B senza tralasciare nulla delle vicende di Leonard;
Un piccolo pezzo di storia narrata che sintetizza la triste realtà che ruota intorno al povero malcapitato; perché Leonard non è altro che un anima dannata che per continuare a dare senso alla proprio vita nasconde il fatto di essere stato egli stesso l'artefice della morte della moglie che in realtà era sopravvissuta all'incidente, di nascondere che l'assassino (in realtà solo stupratore) fosse già stato giustiziato, di plasmare la storia di Sammy per estranearsi dal senso di colpa che nel suo inconscio riesce a ricordare perfettamente, geniali infatti le sequenze finali in cui i flashback pervadono la sua mente con immagini che vuole cambiare per cancellare le colpe commesse.

Non mancano alcune lievi forzature nella trama anche se si tratta di andare a cercare il cosiddetto pelo nell'uovo; tralasciandone alcune davvero poco significative, il particolare che colpisce maggiormente è il fatto che ad ogni risveglio il protagonista si trovi a proprio agio con il contesto in modo piuttosto immediato; forzatura comunque necessaria che ci evita battute ripetitive del tipo: dove mi trovo? perché sono qui?
Non mancano comunque piccole genialità in un opera che già di per se ne raggiunge il culmine; quella di maggiore spicco è senza dubbio rappresentata dal fotogramma in cui al posto di Sammy rinchiuso in una clinica psichiatrica appare Leonard…

Ottima la prova del cast, tra i più bravi spicca senza dubbio proprio Guy Pearce, capace di enfatizzare i momenti di tranquillità, quelli di agitazione ma soprattutto quelli drammatici; davvero toccanti gli attimi trascorsi con Natalie in cui la disperazione lo affligge, proprio come se il tempo per lui non si fosse affatto fermato.

Anche se questo vale per tutte le pellicole in circolazione, Memento non è un film per tutti, anzi in questo caso lo è per pochi; lo sfasamento temporale che ha comunque un ordine ben definito può confondere lo spettatore meno attento che magari desidererebbe la visione in ordine perfettamente cronologico, ma dato che il film è stato concepito in un certo modo la soluzione di cui sopra risulterebbe molto più confusionaria della versione originale.

Il genio di Christopher Nolan confeziona la sua più grande opera cinematografica, risparmiando gli elogi appena citati, l'unica cosa sensata da dire è…………

GRAZIE
Invia una mail all'autore del commento thohà  23/02/2012 13:57:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sei così bravo! Perché non ti butti direttamente nelle recensioni? :)
pakoesse  23/02/2012 14:15:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perchè sono un pischello... grazie comunque!
ma toglimi una curiosità
sei un redattore del sito?
ho notato ke non ti fai sfuggire i commenti
JOKER1926  23/02/2012 12:53:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Reputo "Memento" un film difficile da seguire e per questo fattore lo reputo sublime. Questo prodotto cinematografico ha praticamente tutto per colpire lo spettatore. Quanto a te era difficile fare una grande analisi su un film così incasinato e artificioso, ti devo fare assolutamente i complimenti.
Ti consiglio, "Strade perdute" del maestro Lynch.

JOKER1926