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BRIDESHEAD REVISITED - RITORNO A BRIDESHEAD regia di Michael Lindsay-Hogg, Charles Sturridge

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     10 / 10  23/03/2007 22:30:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non solo credo si adatti splendidamente allo spirito del romanzo di Evelyn Waugh ma che lo spirito classista del libro venga persino superato: per inciso, straordinario esempio di come si possa realizzare un originale tv di grandissimo spessore, lasciando addosso una struggente malinconia per una storia d'amicizia tanto profonda da poter essere (e nel suddetto film tv si rivela molto piu' che nel testo di Waugh) una purissima storia d'attrazione omosessuale. Riuscite a immaginare due persone tanto diverse come Sebastian e Charles? In un certo senso antitetico al Maurice di Forster, dove il sentimento (gay) era ben piu' esibito. Qui c'è soprattutto traccia di un'attrazione fisica e mentale che recide il contatto carnale, che sfuma nella bellezza dell'"altro" (cfr. quasi Raffaelita il personaggio "puro e vizioso" di Sebastian), e di cio' che rappresenta. Non a caso Charles sposerà la sorella, di Sebastian come una sorta di disperata (inutile vana?) continuità familiare con la persona amata ("Lui è stato il primo amore").
E' probabile poi che proprio l'approccio bohemien e snobistico , quasi socialmente sprezzante e invero misogino, della prosa di Waugh infastidisca piu' del consueto. Memorabile nei segni dell'inevitabile follia di Sebastian e del suo alcolismo (in bilico tra l'Adele H. di Truffaut e Calore e polvere di Ivory), nella decadenza della dimora, nella natura incontrollata e "proibita" dei vecchi ricordi di college.
Un'amore libero e repressivo, raccontato con sorprendente candore, e interpretato, oltre dagli splendidi attori principali (Ivory è indimenticabile) anche dalla "crema" del miglior teatro e cinema inglese di ogni tempo.
Un cast che comprende Claire Bloom (la madre), John Gielgud, John Mills, Laurence Olivier, e tantissimi altri.
Non dubito che il mio voto sia eccessivo, ma qui si parla principalmente alle ragioni del cuore: vedere questo sceneggiato tv (o leggere, meglio ancora, lo splendido romanzo di Waugh) è stata una delle piu' profonde esperienze da spettatore della mia vita.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  23/03/2007 22:31:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Volevo dire Irons, non Ivory mannaggia