wega 9½ / 10 10/01/2009 23:37:26 » Rispondi "In certi momenti lui la sentiva bene quella tara ereditaria, e cominciava a pensare che stesse pagando per gli altri".
Da un romanzo di Emilio Zola, Jean Renoir at his best. Una poesia impressionista sul Male secondo questo ineguagliabile regista. Elegantissima ballata malefica e ambigua MA MAI MORALISTA carrellata di personaggi che rappresentano l' altra faccia della società, personaggi scambiati anche per persone "proprio gentili": un futuro assassino, un potenziale pedofilo, una moglie fedifraga e soprattutto "un figlio di generazioni di ubriaconi di cui lui era il frutto guasto"; un uomo "spinto a commettere atti contro la sua volontà, per cause che in lui non esistevano più". Con quest' ultimo interpretato da Jean Gabin -attore sempre più vicino all' essere il numero uno- "La Bète Humaine" è uno dei più bei film degli anni '30, e non solo, dove le convenzioni della suspense vengono messe da parte con la totale assenza di una colonna sonora di supporto: il risultato è un silenzio angosciante e assolutamente realistico, che invece mette suspense davvero però. Indispensabile il caratterista (forse) preferito da Renoir di cui non ricordo il nome, e Simone Simon dimostra già di essere la felina adatta per Tourner. Da antologia il montaggio delle sequenze iniziali sul treno.
BlackNight90 11/01/2009 00:56:45 » Rispondi In effetti wega, "Emilio" Zola è orrendo.
wega 11/01/2009 10:20:27 » Rispondi E come si chiama?
ULTRAVIOLENCE78 11/01/2009 11:24:43 » Rispondi Emile e non Emilio. Ma probabilmente il tuo un errore di battitura. A me capita spesso: per es. nel mio commento a "Thriller" ho scritto Vincente al posto di Vincent (Price). :-)
wega 11/01/2009 12:45:16 » Rispondi No no, non è un errore di battitura. Ahimè. L' ho visto qualche giorno fa, e, avevo il dubbio, ma provando a googlegare "Emilio Zola" me l' ha dato. E va beh, magari è come Guglielmo Shakespeare, o Cecilio B. De Mille. Chissà, magari non è del tutto tutto tutto sbagliato. ghgh