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STAR WARS EPISODIO I - LA MINACCIA FANTASMA regia di George Lucas

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Dom Cobb     8 / 10  23/05/2017 23:33:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La Galassia si dibatte in una tremenda crisi economica che ha il suo epicentro nelle sconsiderate azioni della Federazione dei Mercanti, la quale ha deciso di formare un blocco armato intorno al periferico pianeta Naboo. Inviati dal cancelliere a risolvere la disputa, i Jedi Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi si ritrovano a scortare la regina del pianeta, Amidala, verso la capitale della Repubblica e lungo la strada si imbattono nel giovane Anakin Skywalker, che potrebbe essere al centro di un'antica profezia...
Quasi vent'anni separano l'uscita di questo primo capitolo della trilogia prequel di una delle saghe più famose e amate di sempre dal suo predecessore, e in questo lasso di tempo molte cose sono cambiate: Guerre Stellari è diventato molto più di una semplice serie di film, ma addirittura un fenomeno culturale che si è espanso nei modi più disparati e ha influenzato ben due generazioni di spettatori in tutto il mondo, creando orde di fan(atici) ossessionati con questo universo ambientato nella galassia lontana lontana. La Minaccia Fantasma viene dunque distribuito sotto la pressione di un hype mai visto prima, con aspettative alle stelle e tutti che si aspettano il capolavoro del secolo, perfetto sotto ogni punto di vista.
Facendo un altro salto in avanti, al giorno d'oggi è raro trovare qualcuno che sia disposto a guardare a questo film, e ai prequel in generale, in maniera positiva: da nuova speranza per i fan, essi sono passati a rappresentare l'onta di un aborto cinematografico che non avrebbe mai dovuto vedere la luce del sole. Come giudicare una pellicola così controversa, dove si ha l'impressione di dover essere per forza a uno degli estremi dello spettro, senza via di mezzo?
Personalmente, in quanto fan di Guerre Stellari, di cinema e di fantascienza, ma anche consapevole del fatto che si trattano soltanto di film, sento di dover spezzare una lancia a favore di questo primo tassello. C'è da dire che La Minaccia Fantasma ha fatto parte della mia infanzia allo stesso modo della trilogia originale, quindi è difficile per me non avvertire un minimo di nostalgia nel rivederlo costantemente; ma ritengo che il film, anche preso a sé, sia capace di reggersi sulle sue gambe, pur con i suoi scivoloni.
Lucas torna alla regia, per la prima volta dal 1977, e per essere uno che non ha mai preso in mano una telecamera nel frattempo, il creatore della saga se la cava magnificamente, soprattutto sul lato tecnico: nei vent'anni trascorsi, gli effetti speciali si sono evoluti, si sta facendo largo la tecnologia digitale, e questa permette al regista di mettere in scena senza restrizioni tutte le idee che gli ronzano in testa. Il risultato è un film dal look strabiliante, dove l'insieme di scenografie, costumi ed effetti speciali ancora oggi eccezionali creano una galassia ancora più variegata, intrigante e visivamente affascinante di quanto non lo fosse in precedenza.


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Sono senza dubbio loro a fare la parte del leone, e a dispetto dell'uso ampio, ma non spropositato, del computer, si notano ancora dei rimasugli di effetti pratici e set veri, prima che anche questi vengano sostituiti dal digitale nei capitoli successivi. La regia di Lucas brilla particolarmente nei momenti in cui si deve limitare a presentare le magie della ILM e nelle esaltanti scene d'azione, non troppo numerose, ma tutte assolutamente memorabili.


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Ammetterò, inoltre, che a dispetto di quanto dicono i detrattori, trovo anche la storia degna di interesse: archiviato lo scontro diretto fra bene e male della trilogia precedente, ora non ci sono più ribelli buoni contro il governo cattivo. Qui ora si viaggia su terreni decisamente più adulti, si parla di politica, di tassazioni delle rotte mercantili, di commissioni e di votazioni per cambi al vertice, tutta roba che parla a un pubblico di più vecchi e che, a mio parere, rende l'intero universo rappresentato più credibile e ancorato a una propria realtà. Questo non vuol dire che gli aspetti più classici della narrazione vengano mollati, anzi: fra profezie e Jedi rappresentati al massimo del loro splendore, rimane quell'alone mistico che solamente i discorsi sulla Forza riescono a dare.


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Naturalmente, come in ogni film che si rispetti, e questo vale anche per i film originali, non tutto è perfetto: l'età non ha reso Lucas più perito nella direzione degli attori, e infatti le scene di dialogo soffrono di una regia alquanto inerte e di dialoghi che non sono proprio il top. Conseguenza di ciò è che il film non valorizza nessuna delle sottotrame che compongono l'insieme della storia, e perciò non è neanche molto chiaro chi dovrebbe essere il protagonista. Non posso dire molto delle performance: c'è da dire che il doppiaggio italiano, davvero superbo in effetti, riesce a nobilitare molto il risultato finale, riuscendo addirittura nell'impresa di rendere personaggi come Jar Jar Binks divertenti anche per un pubblico non più giovanissimo.


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Non fa del tutto sparire la sensazione che certi siparietti stonino con il tono epico della vicenda, ma almeno li rende più tollerabili. E proprio com'era il caso nel capostipite, l'unico motivo per cui i personaggi risultano simpatici è grazie agli attori, che riescono a scavalcare le inibizioni dello script.
Inoltre, insieme a Guerre Stellari, ritorna anche John Williams, e lo fa in grande stile, con una delle sue composizioni migliori, capace di rendere elettrizzante anche la sequenza più tranquilla e quieta. Un applauso al maestro è d'obbligo, il suo contributo alla saga è ineguagliabile e alla pari degli stessi effetti speciali o delle spade laser: senza di lui, non è Guerre Stellari.
In definitiva, La Minaccia Fantasma ha i suoi problemi ed è tutt'altro che un film perfetto, il che per molti è stato un crimine sufficiente; non lo è per me, e al netto di qualche incertezza, ancora oggi il film mi regala lo stesso grado d'intrattenimento di quando l'ho visto per la prima volta. E continuerà a farlo di nuovo in futuro.