Goldust 6½ / 10 01/04/2015 16:32:20 » Rispondi Nelle mani di Germi pure Celentano diventa un attore dignitoso, fornendo forse la sua miglior prova attoriale. Nei panni del finto tonto Serafino, più sgamato con le donne che con i fatti della vita vera, più che la recitazione conta l'impatto fisico, la camminata, le smorfie e le risate, tutte sfumature che a Celentano riescono naturali. Il film nel suo complesso è simpatico eppure da Germi è logico aspettarsi qualche bella sferzata sociale: sebbene la rappresentazione dell'avida famiglia del fedele Saro Urzì vada proprio in quella direzione ( c'è ancora ad esempio il matrimonio riparatore, "termine" ultimo per rimediare ai disonori familiari ) qui l'obbiettivo è però un altro, dare spazio cioè al grottesco di tutti i giorni ed all'esaltazione della vita agreste. Per quanto professionale il risultato è disomogeneo, specialmente nella seconda parte e verso la conclusione, anche se nel suo complesso un'occhiata la vale sicuramente.