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BLADE RUNNER regia di Ridley Scott

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Harpo     10 / 10  08/01/2007 00:45:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che dire? Insieme a "2001" e ad "Alien", "Blade Runner" è sicuramente il miglior film fantascientifico della storia. Queste sono tre opere radicalmente diverse tra loro, ma che comunque al loro interno contengo la summa fantascientifica. Se non si guarda questa sorta di trilogia, non si può dire di conoscere il genere.
"Blade Runner", anche se collocabile nell'ambito dei film fantascientifici, si può anche definire come uno splendido noir, in grado di ammaliare in egual misura rispetto ai capolavori degli anni '40. Tutti gli ingredienti sono presenti: un detective che tutto è fuorché un eroe, una dark-lady che farà perdere la testa al nostro protagonista, dei nemici che paiono quasi più "convincenti" degli amici. Vorrei, se me lo permettete, scrivere due parole circa il personaggio interpretato da Harrison Ford: Deckard, in effetti, appare come un personaggio piuttosto simile al Marlowe interpretato da Bogart ne "Il grande sonno". Entrambi, infatti, non cercano una soluzione ai problemi della società: cercano piuttosto un integrazione NELLA società. Una società che in realtà è tutt'altro che "umana": questo cupo futuro appare assai invivibile e chi cerca di trovare una soluzione ai propri problemi (Roy) viene poi identificato come "il nemico". Purtroppo però la brutaltà di questo ambiente finisce col "distruggere" anche i protagonisti (sia "buoni", che "cattivi"). Quindi, in un mondo così "penoso" e scarno di interessi la mano del regista diventa fondamentale: "Blade Runner" è infatti un film decisamente pessimistico e, se si esclude il finale della versione "approvata" dai produttori (quella che non è in DVD), lascia ben poche speranze allo spettatore. La caratterizzazione dei personaggi non è involontariamente superficiale: tutti i personaggi non vengono analizzati nei minimi particolari da Scott, che lascia così aperte le porte alle considerazioni personali che ogni spettatore vuole trarre. In realtà, tutto ciò, è riconducibile al discorso precedente: è proprio la Los Angeles di “Blade Runner” a distruggere i personaggi e a renderli "quasi vuoti". L'immagine della città perennemente sotto lo scroscio della pioggia è perfetta per contraddistinguere ogni personaggio presente nel film. Sia ben chiaro, però, che quando scrivo "protagonisti quasi vuoti", non voglio certo dire che siano privi di carisma: come si fa a non "amare" il grandissimo Deckard? o a non provare ammirazione per Roy?
Credo di aver scritto le cose che più mi premeva sottolineare e quindi non posso che consigliare la visione ai pochi che non l'hanno ancora visto. Forse Scott è riuscito a farci vedere cose che noi umani non potremmo neanche immaginare...
Sig. Chisciano  08/01/2007 03:17:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi è piaciuto il tuo accostamento al noir, sono ass. d'accordo..
Bel commento
Harpo  08/01/2007 15:35:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie!