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BLADE RUNNER regia di Ridley Scott

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Zero00     10 / 10  11/03/2008 10:53:41 » Rispondi
Prima cosa: non lasciatevi fuorviare dall''apparente banale trama di questo capolavoro: Blade Runner, il terzo film di Ridley Scott (liberamente tratto dal romanzo di Philip K. Dick “Il cacciatore di Aneroidi”) è una delle più grandi opere di fantascienza mai realizzate. Lo si intuisce da come, nel tempo, non abbia perso né di tonicità né di freschezza (come succede con i più grandi capolavori)
Ambientato in una città costantemente battuta dalla pioggia e stretta nella morsa delle proprie strutture architettoniche, il film mette in mostra un possibile futuro dominato dall’eterna ambizione dell’uomo di sostituirsi a Dio, dove non solo sembra possibile creare esseri simili in tutto e per tutto all’uomo, ma si è arrivati persino a dar loro sentimenti e ricordi, come nel caso di Rachel (Young), replicante di ultimissima generazione che aiuterà Deckard nella sua caccia.
Non manca d’altronde un’accurata analisi psicologica dei personaggi, nè momenti più intimi e romantici. Per tutta la durata della pellicola lo spettatore è continuamente soggiogato da un forte senso d’oppressione, lo stesso che sembra avvertire il protagonista, immerso in una società ormai inumanizzata e “sintetica”.
In un futuro in cui l’uomo è diventato sia divinità che schiavo di se stesso, l’unica possibilità rimasta sembra essere quella di “adattarsi” al sistema. Questo sceglierà di fare Deckard all’inizio del film ma a questo si opporrà Roy, deciso a non accettare più il ruolo di strumento e a reclamare il suo diritto alla libertà (non si parlerà forse di libero arbitrio?) e alla vita.
Blade Runner, al di là dei suoi molteplici significati, è da considerarsi a pieno diritto uno dei film che hanno innovato il genere fantascientifico, anche grazie ad una raggiunta organicità tra effetti speciali e narrazione. Con importanti implicazioni noir, è sicuramente uno dei capolavori del cinema moderno di genere.