alanwake 9 / 10 07/08/2012 18:23:57 » Rispondi Per me, uno dei momenti più alti della storia del cinema. Tutto straordinario, dalla regia (purtroppo Ridley Scott non ha più raggiunto questi livelli), alla scenografia, dalle musiche di Vangelis (la sigla finale è una delle più belle colonne sonore mai scritte), alle emozioni che sanno regalare certe sequenze. La panoramica iniziale di L.A. a me fa venire la pelle d'oca ancora oggi, dopo innumerevoli visioni... Non parliamo poi dei temi affrontati seriamente (e con poche parole, com'è giusto che sia), dal film, dalla giustizia al libero arbitrio, dalla paura alla religione... "Io voglio più vita, padre..." Capolavoro...
Questo è davvero uno spoiler, dunque NON leggetelo se non avete ancora visionato il film! Nelle "curiosità" ho letto considerazioni legate all'origami dell'unicorno, nel finale; mi permetto di scrivere che manca proprio quella giusta (e voluta dal regista, almeno nella versione originale); Deckart aveva sognato un unicorno verso metà film, dunque è facile concludere che anche lui è un replicante (e se ne rende conto proprio in quel momento, come si evince dalla recitazione).
la storia che Deckard sia un replicante è un'annosa questione. su internet potete trovare tutto e il contrario di tutto. A mio avviso Deckard non è, non può e non deve essere un replicante perché farebbe perdere al film gran parte del suo significato. mi spiego meglio: i replicanti sono disumani e per frenare la loro potenziale pericolosità sono stati programmati per morire. nello svolgersi del film Deckard diventa sempre più disumano, mentre Batty si umanizza sempre di più. in altre parole il replicante dimostra una maggiore umanità dell'uomo. in seconda battuta si può aggiungere che tutte le vite sono uguali quando hanno la consapevolezza della morte e che, quindi, non c'è una grande differenza fra i replicanti e gli uomini. a questo si aggiunge la constatazione che Deckard sarebbe il solo replicante lento, fragile e fallibile. nel romanzo di Dick, Deckard non è un replicante. Nelle varie versioni della sceneggiature non è mai stato dichiarato che sia un replicante. il solo che ha dichiarato che deckard è un replicante è stato R.Scott, ma le sue dichiarazioni sui suoi propri film non valgono un soldo bucato (del gladiatore diceva che era un filmaccio con una sceneggiatura schifosa- e aveva ragione- ma che aveva accettato di dirigerlo solo perché, amando la roma imperiale, voleva vedere se con la tecnologia odierna fosse possibile farla rivivere nei suoi fasti; dopo che il gladiatore ha vinto premi e consenso di pubblico, scott ne ha sempre parlato come fosse un capolavoro). Inoltre, quando ha affermato che Deckard è un replicante, Scott ha aggionto che adesso lo è. la sensazione e che il tipo lasci credere alla gente quello che le pare e che, quello che la gente crede diventi la verità. al di là di tutto ribadisco che il fatto che Deckard sia un replicante ridurrebbe enorme anche l'afflato poetico del film e depaupererebbe tutto il valore simbolico dell'unicorno, riducendolo a un mero elemento indiziario che insinuerebbe appunto il fatto che Deckard sia un replicante.
Poi, naturalmente, ciascuno è libero di pensarla come vuole.
alanwake 21/09/2012 22:12:29 » Rispondi Assolutamente d'accordo con te, il film è enormemente migliore con un Deckart umano, ha più senso, una sua logica e un significato ben più profondo!
scantia 08/08/2012 00:33:46 » Rispondi C'è anche un altro indizio:
nella versione uscita al cinema i replicanti fuggiti erano 5, nella director's cut mi pare venga ripristinata parte del primo dialogo tra Deckard e il collega che parla di 6 replicanti, due dei (maschio e femmina) quali finiti in un campo elettrico e catturati. Il fatto che Roy chiami Deckard per nome, e durante l'ultimo duello gli dica:"non eri tu quello bravo?" sembrerebbe far capire che i due si siano già frequentati. Probabilmente uno dei due replicanti catturati era Deckard che, riprogrammato, è stato trasformato in cacciatore di androidi. Essendo l'altro replicante catturato una femmina a questo punto potremmo ipotizzare che si tratti di Rachael.
Ho pensato anch'io a questa possibilità, infatti i conti non tornano... Inoltre tutte quelle foto sul pianoforte di Deckart... Però se fosse stato nel gruppo originario diverse cose non quadrerebbero... Inoltre, una cosa mi ha sempre lasciato perplesso... Deckart non è come gli altri replicanti, prova dolore, non ha la forza degli altri (fugge e si fa malmenare da tutti...), mah... Forse non era un nexus da combattimento? Dovevano lasciare qualche indizio in più, così è lasciato un po' troppo alle supposizioni, anzi, ammetiamolo, pur trattandosi di un capolavoro c'è qualche falla di troppo nella sceneggiatura...