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THE COWBOY AND THE FRENCHMAN regia di David Lynch

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Tuonato     7½ / 10  08/07/2009 17:23:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sarà anche un doppio clichè ma questo corto è davvero divertente! E anche molto curato, dagli stereotipi alle inserzioni di "qualcosa di diverso alla David Lynch". Dimostra che Lynch ha talento - e senso dell'ironia - anche nelle cose più semplici, sarei curioso di vedere un giorno un suo lavoro più "normale".
C'è il rischio che faccia qualcosa di dannatamente valido.
Zero00  08/07/2009 17:29:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
perchè, cosa significa lavoro "normale"?
Tuonato  08/07/2009 17:44:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E lo sapevo io. L'ho volutamente virgolettato. Sono dell'idea che non esista la normalità quindi figurati se posso spiegarla a te. Comune, ecco, di più comune. Senza l'inconscio del subconscio di ciò che s'è mangiato la mattina tipico di Lynch. Da romano ti direi qualcosa di più "tera tera".
Zero00  08/07/2009 17:48:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
The Elephat Man, Una Storia Vera sono i film più "normali" di Lynch, eppure "normale" non può essere il termine giusto. Non esistono film normali, Lynch non li fa come, per dire, non li fa Jarmush o Cronenberg (perchè A History of Violence e La Promessa dell'assassino per quanto possano sembrare normali non lo sono).
Comunque non era una critica, volevo solo capire ;)
Tuonato  08/07/2009 18:40:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giusto, qualcosa alla Elephant man(che è un gran film). Me ne ero dimenticato. Grazie per il suggerimento! :D

A sto punto modificherei il mio commento ma non si può! ;-)


PS: Per curiosità, cos'ha La promessa dell'assassino di particolare? Non ne sono rimasto entusiasta e non m'è sembrato sto capolavoro.
Zero00  09/07/2009 14:54:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Capolavoro non è, ma io l'ho trovato interessantissimo perchè porta la poetica di Cronenberg ad esiti più "reali", la trasfigura rendendola più fagocitabile, ma il bello è che è sempre tutto Cronenberg, in pieno suo stile.