Ciumi 8 / 10 19/02/2010 18:26:27 » Rispondi Toh, il Rossellini che meno t’aspetti, immerso nel paesaggio pietroso, disadorno, lavico, quasi metafisico di un’isola di Stromboli. Qui soffre, pellegrino sopra la scorza dura della terra, il suo realismo: mentre i fuochi della guerra dormono, e ribolliscono come il magma sotto le rocce. Non meno sofferente, non meno imprigionata è la Bergman: giace, quasi come la “Ginestra” leopardiana ai piedi dello “sterminator” Vesuvio – tra gente zotica, vile, straniera – su questo scoglio fumante, (s)contenta dei deserti; sino a provare una disperata fuga, via dal vulcano e in seno ai vapori.
Se non pienamente riuscito, se non del tutto a suo agio, è questo di “Stromboli” un Rossellini inedito e indubbiamente interessante.
Ciumi 19/02/2010 18:32:49 » Rispondi "dell'isola" di Stromboli, e non "un'isola" di Stromboli.