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CRONACA DI ANNA MAGDALENA BACH regia di Jean-Marie Straub, Daničle Huillet

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Ciumi     7½ / 10  19/12/2009 11:51:13 » Rispondi
Un film unicamente per appassionati, una rappresentazione sonora a cui s’accompagna il supporto di un commento visivo.
La cinica freddezza e l’aridità con cui viene raccontata la vita di Bach, e la pacatezza della voce narrante fuori campo della moglie, creano un contrasto con la sublimità e spiritualità delle sue composizioni.
Inquadrature statiche osservano e ambientano la musica, è una sorta di diario illustrato sovrapposto alla lettura degli spartiti.
Quella di Straub e Huillet - in linea con la rigidità con la quale è concepito tutto il loro cinema - è una ricostruzione fredda, austera, asciutta; le opere del grande compositore tedesco sono eseguite rigorosamente con strumenti d’epoca.

Personalmente (ma non sono un esperto) ho sempre preferito le versioni più moderne (Klemperer, Richter, Karajan) delle Passioni, delle Cantate e in generale delle opere di Bach, rispetto a quelle filologiche (di Gardiner, per esempio); oppure l’interpretazioni delle Variazioni di Gould, ove le note del clavicembalo sono sostituite da quelle più “vive” del pianoforte.

Resta comunque un interessante (e un tantino noioso, va’…) esperimento cinematografico.