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LA CASA SPERDUTA NEL PARCO regia di Ruggero Deodato

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Evarg Nori     6 / 10  25/09/2019 09:44:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Assieme al precedente "L'ultimo treno della notte",un altro film ispirato a "L'ultima casa a sinistra" di Craven,dal quale ritorna il protagonista.Un'idea venuta a Deodato durante le riprese di "Cannibal Holocaust".Come nel film di Lado gli spunti interessanti non mancano.Stavolta tra il cattivo e il suo unico compare c'è vera amicizia,per quanto distorta.E le vittime sono tutt'altro che borghesucci impauriti pronti a subire passivamente.Il che da al film buon ritmo per tutta la durata.E' la sceneggiatura,a funzionare poco.Più volte i personaggi reagiscono in modo illogico,e il twist finale non è credibile.Così come lo sviluppo del rapporto tra Gloria e Ricky.Nel cast i cattivi funzionano decisamente meglio dei "buoni":Hess,doppiato da Ferruccio Amendola(che un pò fa ricordare Giulio Sacchi)fa il suo dovere.Lombardo Radice più che ritardato sembra esaltato,ma funziona.Il resto è monocorde.I nudi,anche integrali(Hess ne concede un paio di spalle)prevalgono sulla violenza vera e propria,nel complesso neanche troppo spinta e messa in scena spartanamente,se escludiamo quella col rasoio nel finale.E il ricorso alla musica soave(sempre del fedele Ritz Ortolani) per commentare le atrocità non ottiene i risultati di "Cannibal Holocaust".Si è fatto la sua fama di cult estremo con gli anni,dopo il classici rifiuto e condanna all'uscita.La sequenza iniziale fece si che in Inghilterra gli venisse negato il visto censura.Da noi fu naturalmente tagliato,e ricevette accuse di misoginia.Si fa vedere con piacere se si è fan del genere,ma di certo ci sono esempi più tosti.